Parliamo di vino…naturalmente
Ecco il primo di una serie di eventi che vogliono essere momento di incontro, condivisione ed approfondimento di argomentazioni di interesse ed attualità nel mondo del vino. Ad introdurre la degustazione il “padrone” di casa, il delegato di Treviso Wladimiro Gobbo. Protagonisti della serata i vini naturali. Patron dell’evento Raffaele Bonivento, esperto e profondo conoscitore del mondo enoico “naturale”, fondatore del sito e-commerce Meteri, nonché relatore ironico, entusiasta ed energico, che affrontando la folta platea ci ha fatto strada in un viaggio tra racconti ed immagini conducendoci alla scoperta di affascinanti e stuzzicanti sfumature, per alcuni sconosciute, per altri già note, che la natura può regalare nel bicchiere se si rispettano tempi e cicli. Un approccio di là dalle filosofie e delle tecniche, seppur chiaramente accennate, incentrato sul vino naturale quale concetto estetico ed edonistico, per cui la componente emozionale e la capacità evolutiva, la costante del terroir e la variabile del clima, forgiano quel carattere unico ed irripetibile, oggettivamente riscontrabile nel bicchiere, mai uguale a se stesso annata dopo annata e che richiede l’abbandono di schemi e preconcetti per essere apprezzato ed amato. Testimonianza diretta di questa “opera di libertà”, Antonio Tornincasa, vignaiolo naturale, papà di quella nicchia qualitativa della spumantistica franciacortina di grande pregio chiamata Cà del Vent. Ma molte altre sono state quelle indirette, dalla Sicilia alla Francia passando per il territorio vicentino e trevigiano, per l’occasione rappresentato dal presidente del Consorzio di tutela del Prosecco Doc Luca Giavi. Inappuntabile il lavoro dei ragazzi del gruppo servizi, belli, precisi e coordinati, che hanno servito i vini, divisi in due batterie, in maniera puntuale permettendoci di degustarli alla temperatura ottimale…nonché quello di tutta la macchina organizzativa che con grande professionalità ha permesso lo svolgersi sereno della serata. Esaltante il momento del confronto nella fase degustativa tra sommelier e “addetti ai lavori” che ha reso evidente proprio quella necessità di abbandono dei tecnicismi propri della figura del Sommelier per interpretare l’anima di questi vini al di là del gusto, mediato egregiamente da Wladimiro e da una delle figure più care della sommellerie, orgoglio trevigiano, e non solo, il vice presidente di Ais Veneto Eddy Furlan. La grande affluenza di pubblico e l’interesse attivo con cui tutti hanno partecipato è sintomo di una coscienza nascente o risvegliata nei confronti del vino naturale, non nel verso della sottrazione, cioè trovare qualcosa di alternativo al solito omologato, ma nel verso della addizione, cioè aggiungere al proprio bagaglio mentale nuovi orizzonti, oltre ad essere letto come un buon augurante accordo di fiducia che gli associati, e non, riconoscono alla nuova Delegazione. A conclusione della serata degustazione e assaggi di formaggi e pane. Nel dettaglio sono stati proposti per i formaggi il Morlacco del Grappa, antico formaggio di origine balcanica ed il Bastardo del Grappa, entrambi tipici del massiccio del Grappa e testimoni della nostra storia, prodotti con il latte della vacca Burlina; il pane ha visto protagonista invece la pagnotta “Madonita” con lievito madre e farina di grano tenero integrale macinata a pietra delle Madonie ed i crostini di pane mezzo sale. Prodotti del territorio ottenuti grazie al contributo del Gruppo Provinciale Panificatori UNASCOM di Treviso, rappresentati dall’estroso panettiere Tiziano Bosco, e dalla Associazione Regionale Produttori Latte Veneto, rappresentato dalla sorridente Desideria Scilla, entrambi intervenuti alla discussione, hanno arricchito l’incontro portando le loro conoscenze specifiche dei prodotti interagendo con il pubblico con scambio di opinioni.