Lugana: nei geni il segreto del suo successo
"L'anima del Lugana" è il titolo dell'evento svoltosi presso l'Azienda Agricola Le Morette di Peschiera del Garda. Si è parlato della potenzialità del vitigno Turbiana e della longevità di questa varietà, caratteristica che sommata a specifici terreni argillosi della Doc, sono all'origine della longevità dei vini e delle sensazioni tipiche e marcanti del Lugana di mineralità e di struttura (anche tattili). L'azienda agricola Le Morette è una azienda vitivinicola che produce circa 400.000 bottiglie, per la maggior parte di Lugana in tre diverse versioni. Le Morette vi affianca anche un'attività vivaistica nel settore delle barbatelle, con produzione annua di 500mila barbatelle, di cui 60% turbiana.
La premessa è stata una trattazione sull'evoluzione della viticoltura sulla varietà turbiana negli ultimi quarant'anni. “Si è dimostrato – ha spiegato Fabio Zenato, titolare dell'azienda – che il trebbiano di Lugana (Turbiana) presenta elementi di differenziazione genetica rispetto ad altri vitigni appartenenti alla famiglia dei Trebbiani e considerati fino a quel momento affini. Da qui si è arrivati nel 2011 ad inserire nel disciplinare la denominazione ufficiale turbiana. Oggi il Consorzio Tutela vini Lugana è impegnato in un progetto per l'individuazione e registrazione di nuovi cloni a partire da un gruppo di 60 biotipi diversi".
Un progetto che dalle prime indicazioni sta già confermando la particolarità del Lugana. Caso probabilmente unico in Italia, nell'area del Lugana la gran parte dei vigneti negli ultimi cinquant'anni deriva dallo stesso vivaio (l'azienda agricola Valerio Zenato-Le Morette) e questo ha comportato un'elevata stabilità genetica, in altre parole ha garantito la presenza del vitigno autoctono nel territorio, senza influenze di altre varietà estranee. Il Lugana, proprio grazie a questa raggiunta stabilità e alle caratteristiche delle argille dell'area, ha sviluppato caratteristiche sempre più definite e riconoscibili. I vigneti di turbiana, anche per queste ragioni, vivono mediamente più a lungo, arrivando ad una vita media di oltre quarant'anni.
Caratteristiche comuni dei due Lugana Le Morette (Lugana Mandolara e Lugana Benedictus), nelle varie annate, messi in degustazione: in gioventù tutti questi Lugana presentano note vegetali, floreali, fruttate, sentori che nelle annate successive via via sfumano a vantaggio di note di mineralità. Restano sempre percettibili le note aggrumate di pompelmo rosa e di mandorla: Lugana Doc Mandolara 2012, Lugana Doc Mandolara 2008, Lugana Doc Mandolara 2006.
Millesimo 2012: Olfattivamente emergono in entrata sentori di pompelmo rosa a profusione, poi pesca, salvia, glicine, su sfondo di mineralità e mandorla. Colpisce una intrigante nota vegetale di mentuccia e bosso. Il vino è dichiarato essere lavorato in riduzione con lieviti non solo indigeni, il dubbio tra i degustatori nasce spontaneo: siamo sicuri che il turbiana sia un vitigno aromaticamente neutro. I futuri studi, secondo Zenato, ce lo diranno. In bocca emergono anche piacevoli sensazioni tattili, presenta una spiccata acidità, se pur in equilibrio. Il vino comunque presenta struttura ed è sicuramente lungo.
Lugana Doc Benedictus 2011, Lugana Doc Benedictus 2008, Lugana Doc Benedictus 2006. Il percorso è lo stesso. L’età delle viti, la macerazione sulle bucce, l’uso di lieviti indigeni, l’assemblaggio di masse passate o meno in legno, danno a questo prodotto maggiore struttura e sensazioni anche tattili. In questo prodotto il Lugana è più riconoscibile.