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Dalla redazione
venerdì 14 febbraio 2020

RIOJA: La capitale del vino Spagnolo

Antonella Pianca


Giovedì 23 gennaio 2020 siamo andati alla scoperta della Rioja e dei suoi vini, grazie al racconto minuzioso ed approfondito di Carlos Juste Rossini.

La Rioja, prestigiosa zona vitivinicola della Spagna, è nota soprattutto per la produzione di vini rossi con buone potenzialità di invecchiamento, affinati in legno per lunghi periodi e caratterizzati da rotondità, buon equilibrio tra alcolicità e freschezza e fini tannini. È stata la prima regione spagnola che nel 1991 ha potuto fregiarsi del massimo grado del sistema di qualità “Denominación de Origen Calificada” (D.O.Ca.).

La Regione vanta storia e tradizioni vinicole molto antiche: molte testimonianze archeologiche dimostrano che la coltivazione della vite era già praticata dai tempi degli antichi romani nella valle a nord del fiume Ebro.

Nel 1850 il Marchese de Riscal de Murrieta, che può essere considerato il capostipite dei produttori dei vini della Rioja, fondò la prima cantina commerciale ed iniziò ad esportare il vino nelle colonie spagnole.

Alla fine dell’Ottocento i negociantes di Bordeaux arrivarono nei territori della Rioja per rifornire i loro tini in quanto in Francia la produzione vinicola era stata notevolmente compromessa con l’arrivo della fillossera.

Dai mercanti ed enologi bordolesi, i viticoltori appresero varie tecniche di vinificazione tra le quali l’affinamento dei vini in piccole botti di legno. Questo scambio di idee ed informazioni fu determinante per la produzione dei vini della Rioja in quanto vennero acquisiti dai viticoltori gli stili di produzione che caratterizzavano i vini prodotti nella regione di Bordeaux.

Fra le uve a bacca rossa, il Tempranillo è il vitigno più importante, coltivato nel 61% dei vigneti; seguono la Garnacha, il Graciano, il Mazuelo (Carignan) e la Maturana Tinta, vitigno antico tanto che le fonti storiche indicano la sua presenza già nel XVII secolo.

Nella regione si registra una produzione di vini bianchi, anche se minoritaria (circa l’8%); il celebre Viura (Macabeo), la Malvasia Riojana, la Garnacha Blanca, il Tempranillo Blanco, la Maturana Blanca, il Torrente Riojano ed il Verdejo.

Le recenti modifiche apportate alla legislazione nell’anno 2017, si prefiggono di raggiungere standard qualitativamente più elevati rispetto ai dettami del disciplinare esistente.

La volontà dei produttori è stata quella di collegare e identificare in modo capillare territorio e produzione vinicola. Il relatore ha evidenziato che i produttori, pur rifacendosi allo stile dei vini di Bordeaux, in questo modo hanno voluto segnare una svolta nella ricerca di una maggior qualità prendendo spunto dalla regione vinicola della Borgogna che fonda il suo punto di forza proprio nello stretto legame tra il vino e la vigna.

Ecco una breve descrizione dei vini che hanno accompagnato la serata.

Vino bianco, Vino Blanco Génerico (Rioja Alta) – Quirus Tempranillo Blanco 2018, titolo alc. 13,5% vol. – Bodega Quiroga de Pablo

Giallo paglierino lucente con lievi riflessi ancora verdolini. Il bouquet olfattivo rivela il profumo del fiore di biancospino a cui seguono sentori fruttati che ricordano la banana, vivaci frutti agrumati e la frutta tropicale. All’assaggio la freschezza gustativa si accompagna con una importante nota sapida che ne allunga la persistenza. Vinificazione in acciaio. Una breve macerazione dona corpo e struttura.

Vino bianco fermentato in barrique (Rioja Alta) – Sonsierra Blanco 2017 (100% Viura) , titolo alc. 12,5% vol. – Bodega Sonsierra

Giallo paglierino dai bagliori dorati. L’olfatto è arricchito da sentori di frutta matura, in particolare la mela Golden e la pera, seguono profumi di pasticceria e note minerali. Il piacevole ingresso in bocca rivela freschezza e viva sapidità. Un vino bianco dotato di corpo e struttura con una buona persistenza. Le note retro-olfattive riportano alla memoria la succosità della pera e l’importante scia sapida. Fermenta 36 mesi sur lie.

Vino rosato, Vino Rosado Génerico: Illurce Rosado 2018 (100% Garnacha), titolo alc. 13,5% vol. – Bodega y Vinedos Illurce

Luminoso rosa chiaretto. L’esame olfattivo offre profumi di piccola frutta rossa: fragola, lampone, melograno e delicati ricordi di caramelle gelée alla frutta. Fresco e sapido, di buona persistenza con ritorni di tenui nuance floreali.

Vino rosso, Vino Tinto Génerico: Cofrade Tinto 2018 (100% Tempranillo), titolo alc. 13,5% vol. – Bodega del Medievo S.L.

Rosso rubino dai riflessi porpora, trasparente e luminoso. I sentori olfattivi sono immediatamente riconducibili al frutto di lampone, fragola di bosco e ciliegia. All’assaggio è piacevolmente fresco e croccante con un tannino non invadente. Le uve sono state trattate con lo stile tradizionale della macerazione carbonica.

Vino rosso affinamento in legno, Vino Tinto Crianza (Rioja Alta): Ramirez de la Piscina Selección 2016 (100% Tempranillo), titolo alc. 15% vol. – Bodegas Ramirez, S.L.

Rosso rubino dalla trama fitta, impenetrabile. Al naso offre note di frutta rossa matura, bouquet di peonia e ciclamino, seguono sentori speziati e tostati, con un finale che ricorda l’humus ed il sottobosco. All’assaggio è morbido con un tannino tonico, in evoluzione. Affinato in legno per minimo 12 mesi e 6 mesi in bottiglia. Proviene da vecchie vigne.

Vino rosso affinamento in legno, Vino Tinto Reserva): Ramirez de la Piscina Selección 2015 (100% Tempranillo), titolo alc. 14,5% vol. – Bodegas Ramirez, S.L.

Rosso rubino intenso. All’olfatto si apprezzano le sensazioni della frutta rossa matura, la confettura di ciliegie, seguono spezie dolci come la vaniglia e il cardamomo, note di tabacco biondo e lievi ricordi di liquerizia. Buona la persistenza ed un tannino elegante e composto. Affinato in legno per minimo 12 mesi e 20 mesi in bottiglia.

Vino rosso affinamento in legno, Vino Tinto Gran Reserva (Rioja Alta) Perica Viña Olagosa 2009 (Tempranillo 90%, Garnacha 5%, Mazuelo 5%), titolo alc. 13,5% vol. – Bodegas Perica S.L.

Rosso rubino con riflessi granati. L’olfatto si apre con sentori di fiori secchi, frutta rossa in confettura, spezie come la vaniglia, il chiodo di garofano, la cannella, a seguire le note tostate e balsamiche. In bocca il sorso è caldo e morbido con un tannino evoluto che avvolge la volta palatale in modo setoso. Affinato in barrique per 28-30 mesi e 36 mesi in bottiglia.

In conclusione, un caloroso ringraziamento va al relatore, Carlos Juste Rossini, e alla Delegazione di Treviso per l’organizzazione di questa serata.

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