Corinna Gianesini
L’annata 2012 ha avuto un andamento climatico particolare tendenzialmente siccitoso e caratterizzato da forti ondate di calore di cui vi abbiamo raccontato QUI. Le scelte in vigneto e in cantina sono state fondamentali per riuscire a mantenere la freschezza dei profumi e la forza dei tannini. L’apporto di alcol è buono, così come l’estratto. In molti casi però i campioni hanno dimostrato un’evoluzione anche troppo spinta rispetto alla reale età del vino, con colori già tendenti al granato e profumi terziari in evidenza. I vini che abbiamo premiato sono quelli che hanno dimostrato maggior vitalità e qualche garanzia in più sulla loro evoluzione positiva nel futuro.
Cominciamo con i campioni prelevati da botte, che erano ben 44 sui 77 presentato in totale dalle 74 aziende presenti:
Amarone della Valpolicella “Pietro dal Cero” - Cà dei Frati: olfatto inizialmente sottile, giocato su mineralità e spezie, da cui emergono elegantemente profumi croccanti di fiori e frutti ed una fresca balsamicità. Palato coerente e gradevole.
Amarone della Valpolicella classico - Viviani: olfatto fresco e ricco di frutto succoso, geranio e ciclamino. Al palato è ancora un po’ ruvido, ma si esprime con un buon nervo ed una piacevole sapidità.
Amarone della Valpolicella classico “Monte Danieli” - Corte Rugolin: potenza vulcanica in questo vino che apre con sentori scuri, terrosi e speziati, per rivelarsi in bocca decisamente fresco e tannico, ma con frutta rossa in bella evidenza.
Amarone della Valpolicella Classico - Corte San Benedetto: esordio alcolico al naso, subito seguito da un gustoso bouquet di piccoli frutti rossi ed effluvi balsamici. Caldo, sapido, muscoloso.
Amarone della Valpolicella “Terre di Cariano” - Pasqua Vigneti e Cantine: ampio all’olfatto, con profumi di piccoli frutti rossi, e note speziate. La beva è gradevole, con un tannino spavaldo che lascia intravedere la potenza del vino.
Amarone della Valpolicella Classico - Rubinelli Vajol: marasca fresca ed erbette aromatiche si aprono gradevolmente all’olfatto. Al palato è ricco, ma dotato di grande freschezza, un mix di vecchio stile e modernità.
E veniamo ora agli assaggi in bottiglia.
Amarone della Valpolicella "Zovo” - Pietro Zanoni: Olfatto molto fine, ciliegia, violetta, erbe balsamiche e note di radice. Al palato si esprime con vigore, in un buon apporto di alcol e tannicità, senza mai cedere freschezza ed eleganza.
Amarone della Valpolicella classico - Vigneti di Ettore: Esordisce con sentori di frutta scura e spezie, per poi aprirsi a profumi fruttati più dolci e carnosi. Al palato è piacevole, gustoso e coinvolgente, con mineralità e tannini decisi.
Amarone della Valpolicella Classico “Domini Veneti” - Cantina Valpolicella di Negrar: Olfatto complesso e piacevole, speziato e con una nota verde stuzzicante e croccante. Al palato è deciso e sapido e allo stesso tempo avvolgente, con gustoso retrogusto fruttato.
Amarone della Valpolicella - Falezze di Luca Anselmi: Olfatto potente, in cui l’alcol lascia spazio alla confettura di frutti rossi e scuri. Al palato è piacevolmente minerale, di buona beva, con piacevoli ritorni floreali.
Amarone della Valpolicella “Torre del Falasco - Cantina Valpantena Verona: Apre l’olfatto con sentori fruttati ancora freschi di cicliegia e marasca, per poi dare spazio a balsamicità ed aromaticità. Beva piacevole e succosa in un’ottima corrispondenza tra naso e bocca.