Enrico Trentin
Dalla sinergia tra la delegazione AIS di Casale Monferrato e il Consorzio Colline del Monferrato Casalese è nata una straordinaria serata alla scoperta di un territorio con tradizioni vitivinicole secolari ed in cui si sono successi grandi uomini e donne che hanno dato lustro a questa terra. Il titolo dell’evento rivela il nome delle antiche stanze sotterranee scavate a mano nella Pietra da Cantoni per conservare vini e alimenti, dichiarate patrimonio dell’UNESCO nel 2024.
Relatori della serata sono stati i sommelier Simona Martinotti, ricercatrice in Fisiologia, che si definisce testarda e ribelle come il suo vino preferito; il Grignolino, ed Elia Ranzato, professore associato in Biologia Cellulare, appassionato di cultura, tradizione e buon cibo, che per concludere al meglio una giornata consiglia la compagnia della Dama Rossa del Monferrato; la Barbera in ogni sua declinazione.
Beatrice Gaudio della Cantina Gaudio Bricco Mondalino e Marco Canato della storica Cantina Canato, rinomati produttori locali di Barbera e Grignolino, soprannominato anche nobile ribelle, per le sue basse rese a seconda delle annate e per la presenza di numerosi vinaccioli che richiedono pressature molto leggere per non estrarre troppi tannini.
I dolci declivi del Monferrato hanno visto produrre vini fin dall’epoca romana. Pregiate bottiglie da questo territorio hanno raggiunto la corte dei Gonzaga nel sedicesimo secolo e dei Savoia nel diciottesimo secolo.
La regione inoltre, ha visto nascere figure illustri come Giuseppe Antonio Ottavi, precursore delle denominazioni di origine, Federico Martinotti, ideatore del celebre metodo di spumantizzazione, e Paolo Desana, promotore delle moderne normative sulle DOC italiane.
I terreni del Monferrato si sono formati per sedimentazione di detriti in un fondale marino ritiratosi tra i cinque e i tre milioni di anni fa. Oggi si apprezzano varie tipologie di conformazioni prevalentemente sabbiose e calcaree.
1) Vino Spumante di Qualità da uve di Grignolino, Margot 2021, Brut Nature - Gaudio Bricco Mondalino
Prodotto solo nelle migliori annate, si presenta nel calice color buccia di cipolla.
Perlage molto fine. All’olfatto dispiega sentori di crosta di pane accompagnati da note agrumate che ricordano il mandarino ed una leggera nota lattica che ricorda lo yogurt, caratteristica di questo vitigno in versione spumantizzata.
Al sorso si presenta con una marcata freschezza pur rimanendo molto asciutto nel finale. Vino elegante e di grande potenzialità gastronomica.
2) Grignolino del Monferrato Casalese Doc, Altromondo 2023 - Hic et Nunc
Giovane cantina di 20 ettari. Il vino è prodotto da una parcella a 300 metri di altitudine in cui il terreno è composto prevalentemente da marne bianche. Di colore rosso rubino scarico lucente. Sentori di sottobosco e chiare percezioni di mora, lampone, rosa canina e geranio con un finale speziato di pepe. All’assaggio è fresco ed asciutto. Il tannino è leggero, piacevole e perfettamente integrato ad aromi di frutti di bosco.
3) Piemonte Doc Grignolino, La Capletta 2021 - Az. Agr. Casalone Paolo
Vino frutto di una singola vigna dal terreno calcareo, affinato qualche anno in bottiglia per ammorbidire ulteriormente il tannino. Di colore rosso rubino, tendente al granato, limpido e lucente. Sensazioni di frutta rossa matura e percezioni di pepe nero. Ha una tipica ed intensa freschezza, con un aroma retronasale di terra asciutta. Tannino maturo e setoso che dona una grande eleganza.
4) Grignolino del Monferrato Casalese Doc Riserva, Monferace 2020 - Cantine Liedholm
Cantine fondate dal famoso calciatore svedese che negli anni 60 acquista i suoi primi appezzamenti di terra nel Monferrato.
Nel calice il vino si presenta di un color rosso granato tenue e vivace. Profumi di frutta rossa disidratata, fiori appassiti, sentori di speziatura con percezioni di pepe e cannella e un finale dolce di corteccia di rovere. Al sorso è morbido, caldo e maturo con aromi terrosi ed un tannino fitto e vellutato.
5) Grignolino del Monferrato Casalese Doc Riserva, Bricco Del Bosco Vigne Vecchie 2019 - Az. Agr. Accornero
La famiglia Accornero produce vini da sei generazioni. Il colore e’ rosso granato, limpido e brillante. Profuma intensamente di frutta rossa in confettura e chiodi di garofano. Energica freschezza con un finale molto asciutto e pulito, sapido con eleganti aromi retronasali di liquirizia ed un tannino fine ed aristocratico. Vino di ottima fattura e grande finezza.
6) Grignolino del Monferrato Casalese Doc Riserva, Primo Canato 2017 - Canato
Il nome del vino deriva da Edoardo Canato, padre di Marco Canato, il primo di sei fratelli. Grignolino rosso granato vivido. Percezioni di lampone, fragola di bosco, liquirizia, con note balsamiche di eucalipto ed una piacevole mineralità sullo sfondo. All’esame gusto olfattivo colpisce la freschezza, che slancia l’assaggio. Tannino tenue e perfettamente integrato nel sorso. E’ un vino che mostra struttura e persistenza.
7) Barbera del Monferrato Doc Evoé 2022 - Az. Agr. Davide Beccaria
Barbera coltivata in terreni argillosi. Ha un colore rubino carico ed impenetrabile. All’olfatto sovviene una certa dolcezza che spicca con note di fragola, zucchero filato ed una percezione di spezie dolci quale pepe bianco. Fresco e morbido colpisce per l’equilibrio e l’armonia.
8) Barbera del Monferrato Doc, Ettore 2022 - Az. La Genevrina
Cantina moderna molto attenta alla sostenibilita’. Al calice appare con nuance rosso rubino, impenetrabili. Sentori di frutta in confettura, con nette percezioni di ciliegia sotto spirito e legno di rovere. All’assaggio emerge un’elegante nota terrosa, legata ad una piacevole freschezza sorretta da una buona struttura.
9) Barbera del Monferrato Superiore Docg, Le Cave 2020 - Soc. Agr. Castello di Uviglie
Colore rosso rubino vivido. Sentori di frutta matura tra cui si riconoscono la ciliegia e l’amarena e poi zucchero filato, spezie dolci e leggeri sbuffi balsamici. Al palato offre una piacevole freschezza accompagnata da grande struttura e persistenza.
10) Barbera del Monferrato Superiore Docg, BarberOne 2018 - Marco Botto
Vino unico nel suo genere perché l’uva viene appassita con lo stesso processo usato in Valpolicella per l’Amarone. Di colore rosso rubino vivido tendente al granato. Percezioni di frutta rossa appassita, spezie tra cui spicca la cannella e note balsamiche. Al sorso ha una buona freschezza accompagnata da morbidezza e struttura.