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mercoledì 28 agosto 2024

Leggere per crescere

Redazione


Ci sono letture che sono fondamentali per un appassionato di vino. Testi che hanno fatto e che continuano a fare la storia per chi dedica parte del suo tempo a capire la nostra bevanda preferita. Sgombriamo però subito il campo da facili entusiasmi: quasi sempre non sono testi di facile lettura, ma richiedono concentrazione, un minimo di conoscenza di base e tanta applicazione. Libri tecnici, ma utilissimi per approfondire tematiche specifiche e da conservare nella propria biblioteca personale ed estrarre al bisogno.

Abbiamo quindi deciso, con cadenza assolutamente aperiodica, di segnalarvi le letture che i nostri Sommelier ritengono siano stati importanti nel proprio percorso. Tre alla volta, non di più, per evitare di sovraccaricare le vostre giornate e rendere la lettura sostenibile anche per chi ha poco tempo.

 

Partiamo da tre grandi classici, che resistono al tempo, alle mode e alle generazioni che si alternano dietro il bicchiere.

“Il vino - Storia, tradizioni, cultura” di Hugh Johnson è un tomo di oltre 700 pagine che il Barone Eric Rothschil definì “una biografia del vino, che ci mostra quale esso realmente è: divertente, delizioso, mobile, bello, influente, amico di re e cittadini comuni, una gioia ma anche un commercio”. Un libro del 2011, ma che resta di grande attualità e ripercorre tutta la storia del vino dalla preistoria ai giorni nostri. Un testo in grado di mettere tutti gli accenti nei punti giusti, fare collegamenti e spingere il lettore a ragionare.

“Degustare il vino. Il grande libro della degustazione” di Émile Peynaud e Jacques Blouin spiega invece, in maniera tecnica e con tutta l’esperienza di uno dei padri dell’enologia moderna, i meccanismi e i trucchi per assaggiare e giudicare un vino. In poco più di 250 pagine mette in luce i meccanismi sensoriali di quest'arte, oltre a collegarli alla vera qualità del prodotto, scevro da condizionamenti dati da mode passeggere o etichette famose.

Terminiamo tornando in Italia con “Vino al Vino”, la pietra miliare con cui Mario Soldati ha messo nero su bianco i suoi tre viaggi in Italia alla ricerca di vini genuini. La nuova ristampa merita la lettura e sicuramente la vostra biblioteca e riunisce in un unico tomo i tre volumi pubblicati originariamente nel 1969, 1971 e 1976. Un racconto che mette insieme prodotti, paesaggi e uomini di un paese che ormai non c’è più e in cui il vino era un alimento più che un piacere della vita. Un pretesto, costruito attraverso il vino e il cibo, per far conoscere l’Italia agli italiani.

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