Alessandro Capasso
Proclamato miglior vino bianco al Vinitaly del 2019 era, all’epoca, un buon vino d’annata fresco e salino. Oggi, dopo due anni, è un grande vino con un naso nitido ed elegante di frutta gialla ed erbe aromatiche; un palato che si fa apprezzare dapprima per struttura ed equilibrio, poi per la piacevole sapidità, infine per la lunga persistenza agrumata. L’esito è una grande piacevolezza di beva!
Prodotto con uve biancolella (vitigno che ama il mare: lo troviamo a Ischia, Capri, Ponza, nella Penisola Sorrentina e nella Costiera Amalfitana) di un vigneto sito nella parte sud-orientale di Ischia, in località Punta del Lume, chiamata dagli ischitani “o’ lummo” per la somiglianza della roccia a un lume, a 100 metri di altitudine e a 30 metri dal mare.
Data la difficoltà per la natura impervia del sito di raggiungere il vigneto, le uve vengono vendemmiate e torchiate sul posto. Il mosto rimane per 12 ore in piccole e fresche grotte scavate nel lapillo; successivamente viene trasportato in barca via mare a Ischia Ponte e prosegue via terra fino alla cantina a Campagnano, dove completerà la vinificazione e l’affinamento in acciaio e bottiglia.
Prodotto in 7000 bottiglie, il “Vigna del Lume” viene in buona parte distribuito e consumato nell’isola, dove trova un felice abbinamento con la locale cucina di mare.
Fa invece un leggero passaggio in legno, per la fermentazione in tonneau da 300 litri, il “Villa Campagnano”, altra referenza delle Cantine Mazzella, derivante da uve biancolella e forastera. Qui il passaggio in legno dona ricchezza aromatica, ma toglie qualche cosa in termini di fragranza.
Suggerisco di bere questi vini negli splendidi luoghi in cui nascono, e di vivere le tante attrazioni ischitane: le spiagge sparse lungo tutta la costa, il massiccio Castello Aragonese, i Giardini Termali Poseidon per un indimenticabile percorso di piscine con temperature progressivamente crescenti, il suggestivo borgo di Sant'Angelo, i Giardini La Mortella, spettacolare giardino mediterraneo e subtropicale, dove si può partecipare a concerti di musica classica, il trekking sul Monte Epomeo e molto altro ancora!
Di sera si può cenare a Forio, al ristorante Il Fortino o da La Romantica. Da Il Fortino si cena su una piattaforma sull’acqua in un contesto marino di grande suggestione, da La Romantica in un elegante dehors in prossimità del lungomare. Entrambi propongono un'eccellente materia prima: una cucina di mare semplice per il primo, appena ricercata per il secondo.
Il Fortino sta al “Vigna del Lume” come La Romantica sta al “Villa Campagnano”, a voi la scelta...
Foto: Cantine Mazzella