Francesco Mancini
L’8 novembre ha avuto luogo a Belluno l’evento Teroldego Evolution presso il ristorante Nogherazza. Durante la serata si è posto l’accento su un vino, il Teroldego appunto, e il sogno di nove cantine che stanno lavorando e remando in direzione di qualità e, un giorno, per un riconoscimento di un disciplinare che ne attesti l’effettivo valore: una strada lunga e complessa che necessita di una guida eccezionale, come Virgilio fu per Dante nella Divina Commedia. Roberto Anesi, Cicerone d’occasione, ha fatto da padrino al Teroldego 2.0, entusiasta di poter sostenere i suoi conterranei trentini, come evidenziato dal feeling mostrato con Francesco De Virgili, rappresentante delle nove “sorelle”, nonché titolare della cantina De Virgili.
Alzare l’asticella della qualità di questo vino – e di conseguenza del suo vitigno- è un progetto a lungo termine generoso e ambizioso, ma è emersa da questa serata l’esigenza di provarci. Servono nuove idee e un restyling per andare oltre la DOC riconosciuta nell’ormai lontano 1971.
Nove cantine, dunque, e una missione ben chiara: portare il Teroldego nel mondo per farlo conoscere e riconoscere, prendendo in mano le sorti di questo territorio e cambiandone le prospettive, essendo rimasto per troppo tempo nell'immobilismo. Impresa non impossibile se pensiamo a dove è arrivato il Prosecco, che in pochi anni ha ottenuto un riconoscimento globale del prodotto, nonché l'inserimento del territorio nell’elenco dei patrimoni mondiali Unesco. È necessario partire dalle basi: la terra e la produzione, oltre alle specificità territoriali e l'esaltazione del terroir. Nella piana rotaliana, i vini che si producono a Mezzocorona sono diversi da quelli di Mezzolombardo per esposizione al sole, tipologia di terreni, vicinanza all'Adige e tante altre caratteristiche, che rendono unico ogni vino della zona. Roberto Anesi ha raccontato i nove vini in degustazione con elegante aplomb, cogliendo le tante sfumature in ogni calice, sottolineando le particolarità di ogni cantina, localizzandole e raccontando il territorio. Ad accompagnarlo nel percorso sensoriale era presente il presidente di "Teroldego Evolution", Francesco De Virgili, che per ogni degustazione ha puntualizzato le modalità dei produttori, circoscrivendo le zone e le caratteristiche aziendali. Avere l’opportunità di mettere il naso e i sensi contemporaneamente in tutte queste cantine fa capire che tutto è possibile e che, seppure in salita, la strada intrapresa è quella giusta: si dovrà solo avere pazienza e tenacia, doti che certo non mancano ai ragazzi della Piana Rotaliana per arrivare all'obiettivo prefissato.
VINI IN DEGUSTAZIONE:
TEROLDEGO ROTALIANO GAIERHOF 2016 vol.13%: Rosso rubino di media trasparenza, buona luminosità. Al naso è abbastanza intenso e di media complessità: piccoli frutti scuri, ribes, mora non del tutto matura, floreale di viola. L’affinamento in legno si percepisce da una leggera tostatura, note di cioccolato. In bocca ci accoglie una piacevole rotondità, tannini dolci, morbidi e ben integrati; di media persistenza. Sulle bucce 15 gg, affinamento 12 mesi in botti di rovere.
TEROLDEGO ROTALIANO FORADORI “MOREI” 2015 vol. 12,5%: Colorazione rubino con poca concentrazione, al naso non è pulito; fruttato di mora, mirtillo; piacevole tocco balsamico rinfrescante che porta alla menta; floreale e una nota amarognola. In bocca entra verticale, importante l’acidità e un tannino ancora un po’ ruvido. Macerazione in anfore di terracotta.
TEROLDEGO ROTALIANO SCHWARTZHOF “TERNET” 2016 Vol. 14%: Rubino acceso con dei tratti di gioventù, luminoso. Intenso ribes nero, delicata speziatura, mantiene un tratto balsamico elegante. Di media avvolgenza al palato. Tannino importante ma morbido, mantenendo una buona tensione. Finale di bocca su frutti scuri, ritornano pseudocalore e nota alcolica. Fermentazione in tini di rovere e affinamento 12 mesi in botti di rovere.
TEROLDEGO ROTALIANO MARTINELLI MASO CHINI 2016 Vol. 14%: Rosso rubino di media intensità. Il naso è ricco di frutta rossa matura, ricordi di cioccolato, note di speziatura e una tostatura delicata. Al palato è voluminoso e sferico nella sua avvolgenza. Tannino arrotondato, non invadente ed ben integrato. Rimane a lungo. Macerazione in tini di rovere e 24 mesi in tonneau.
TEROLDEGO ROTALIANO DE VESCOVI “LE FRON” 2016 Vol. 13,5%: Rosso rubino trasparente di media concentrazione. Frutta scura macerata, mora, ginepro, nota di speziatura dolce e delicata, leggera tostatura e presenza balsamica. Ricchezza e intensità in bocca, tannino maturo, in fondo nota cruda e tesa. Vinificazione in cemento, affinamento in ceramica e cemento.
TEROLDEGO ROTALIANO DE VIGILI “OTTAVIO” 2016 Vol. 13,5 %: Rubino intenso e pieno. Note di acidità, cioccolato, liquirizia e balsamicità netta. Al palato è elegante con un tannino fine e maturo, mai invadente. Apprezziamo la spalla acida e la sapidità, torna la nota balsamica e fresca. Pre venedemmia viti giovani e poi viti vecchie. Tonneau aperti e 20% di grappoli interi sul fondo; affinamento 18 mesi in barrique.
TEROLDEGO ROTALIANO DONATI “SANGUE DEL DRAGO” 2015: Tonalità rubino che vira leggermente verso il granato. Il naso è complesso ed elegante: frutta matura, note delicatamente tostate e speziate di cardamomo. In bocca è piacevolmente elegante e rotondo. Ottima morbidezza e rotondità pur mantendo una spalla acida importante. Rimane a lungo e tornano sensazioni fruttate. Fermentazione in acciaio 3 settimane sulle bucce; 18mesi in barrique di 1° 2° e 3° passaggio.
TEROLDEGO ROTALIANO DORIGATI “DIEDRI” 2012: Granato con una tinta luminosa. Terziarizzazione evidente: balsamicità, nota vegetale di ginepro, tostatura, grani interi di caffè, confettura di mora; note delicatamente selvatiche ma eleganti. In bocca è denso e morbido, freschezza ancora evidente, tannino molto morbido e ricchezza finale, ritornano delicate note tosatate. Affinamento 12 mesi in barrique e 6 mesi in acciaio.
TEROLDEGO ROTALIANO ENDRIZZI “GRAN MASETTO” 2014 Vol. 15,5%: Rubino con qualche riflesso granato, trama fitta. Nota di resinosa e balsamica, frutta molto matura, sotto spirito. L’intensità al naso è evidenziata dall’alto contenuto alcolico. In bocca è morbido e rotondo, tannino solido evidenziato dal lungo passaggio in legno, chiude lungo in bocca e mantiene la freschezza. Lunga persistenza sulle vinacce, affinamento 20 mesi in barrique.