Giulio Fanton
Marco Speri appartiene alla quarta generazione di una grande famiglia di viticoltori e wine maker della Valpolicella. Dal 2008 coltiva le proprie viti nella piana di Fumane e produce il proprio vino con idee chiare e anticipatrici di un gusto che si sta diffondendo sempre più fra produttori e consumatori: i vini di Valpolicella devono esprimere tipicità dell’uvaggio tradizionale (Corvina, Corvinone, Rondinella), colori luminosi e una certa “spigolosità” e verticalità che privilegia freschezza, florealità dei profumi e frutto croccante.
La strada che Marco ha disegnato per giungere al risultato è fatta di uve sane e al giusto punto di maturazione grazie anche alla scelta di una pergola veronese accorciata, lieviti indigeni non selezionati, botti grandi e tempi lunghi di macerazione sulle bucce, maturazione in botte e riposo dei vini in bottiglia.
Le etichette dei vini di Marco Speri rispecchiano la cura e il rispetto della tradizione che egli dedica alle sue vinificazioni; particolarmente gustose le riprese di vecchi proverbi dialettali a caratterizzare i singoli vini.
AIS Verona ha fatto visita all’azienda Secondo Marco con un gruppo di soci e appassionati, conversando con il produttore sulla sua filosofia produttiva e degustando l’intera gamma della sua produzione.
Rosso Verona IGT 2018.
L’è l’ultimo goto quel che imbroja!
È il “everyday wine” dell’azienda e rispetta le caratteristiche fondamentali del Valpolicella. Matura in acciaio. Dodici gradi alcol. Rosso rubino vivace con un ricordo di porpora. All’olfatto i profumi sono puliti, precisi e vinosi: ciliegia matura, geranio e un tocco di pepe bianco. Al palato esprime bella freschezza e sapidità con un corpo slanciato e coerenza del sapore di frutto maturo e spezia scura.
Valpolicella Classico DOC 2016.
Se te gira la testa sensa balar, ocio!
Da uvaggio classico, matura sei mesi in cemento, altrettanto in botte grande e affina un anno in bottiglia. Tredici gradi alcol. Rosso rubino trasparente e vivace. Intenso e suadente all'olfatto, con eleganti sentori di rosa, viola, ciliegia, lampone, buccia di arancia, pepe nero e piacevoli nuance di verde balsamico. Il sorso è equilibrato, di medio corpo, verticale, di beva molto piacevole e persistente nel ricordo della frutta rossa e della speziatura scura.
Valpolicella Superiore Ripasso DOC 2015.
Del teston che ga pasiensa, non se pol farde sensa!
Matura sei mesi in cemento, diciotto in botte grande e affina un anno in bottiglia. Quattordici gradi alcol. Rosso rubino dal riflesso lucente, di media fittezza. Profumi intensi di geranio, rosa viola, durone maturo, cacao. Il sorso è avvolgente, aitante, equilibrato, elegante e verticale. Tannino maturo e fitto. Si congeda con un lungo ricordo fruttato, sapido e leggermente tostato.
Valpolicella Superiore Ripasso DOC 2014.
Del teston che ga pasiensa, non se pol farde sensa!
Vino interessante e piacevole da annata “horribilis”. Quindici gradi alcol. Rosso granato vivace. Intenso e complesso all’olfatto con note agrumate, balsamiche (eucalipto), dolcemente erbacee e fumé. L’equilibrio è garantito dal tenore alcolico più consistente e piacevolmente dominato dalla freschezza, sapidità e un tannino ruvido e leggermente astringente. Beva piacevole che suggerisce atmosfere nordiche.
Valpolicella Superiore Ripasso DOC 2013 Magnum.
Del teston che ga pasiensa, non se pol farde sensa!
Quattordici gradi alcol. Lucente rosso rubino con riflessi granati. Grande vino da splendida annata. Intenso, complesso e fine al naso con note di fiori rossi, durone e lampone, pepe nero, lievi note di tabacco biondo, cacao, eucalipto. Il sorso è morbido e fresco, il tannino sottile e fitto, l’equilibrio di grande piacevolezza, il corpo forte e agile. Si congeda con note di pepe nero, ciliegia e felce.
Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2012.
Se no te ghè testa e brasi, te caschi ‘ndrio!
Matura quattro anni in botti di rovere da 50 ettolitri e riposa dodici mesi in bottiglia. Sedici gradi alcol. Granato limpido e fitto. I profumi indugiano su note di rabarbaro, caramella d’orzo, viole appassite, tabacco, cuoio e un ricordo di confettura di ciliegia, lampone e ribes nero. Sorso avvolgente, robusto e agile allo stesso tempo; il tannino è elegante, morbido e sottile. Vino di grande finezza.
Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2011.
Se no te ghè testa e brasi, te caschi ‘ndrio!
Un anno di vita in più accentuano i caratteri maturativi di questo vino di buona beva e allo stesso tempo di grande eleganza. Complessi e fini i profumi in cui dominano i caratteri dell’incenso, del pepe nero e del cardamomo, il pot-pourri di fiori rossi secchi, la balsamicità del sottobosco e della felce, il caffè tostato, la liquirizia. Il sorso è più leggero del fratello più giovane, croccante nel frutto, fresco ed equilibrato.
Recioto della Valpolicella Classico 2013.
Se el levro lè scapà, ti tola su dolsa!
Matura otto mesi in tonneau di rovere e ne affina altri dodici in bottiglia. Quattordici gradi alcol. Granato fitto, intenso e consistente nel bicchiere. I profumi si precisano lentamente e vanno un po’ attesi: peonia, ciliegia sotto spirito, eucalipto, china, cera gialla, tabacco biondo, cacao, liquirizia e cardamomo. Di grande equilibrio e avvolgenza il sorso di dolcezza ben bilanciata dalla spalla acida, corpo vellutato e caldo, elegante. Lunga persistenza delle note eteree e di frutta matura.