Rosanna Frigo
Una splendida anteprima di estate ha accompagnato la delegazione di Vicenza durante la visita all'Azienda Agricola Quota 101, lo scorso 21 aprile.
Dalla sommità di 101 m slm, ove si erge la struttura dell'antica fattoria, la vista è mozzafiato!
Siamo nel cuore del Parco Regionale dei Colli Euganei, nell’area nord-est, nei dintorni di Torreglia, immersi nel verde.
La città di Padova è di fronte a noi all’orizzonte, alle nostre spalle il monte Ortone; sulla destra nel fondo si erge Villa dei Vescovi, villa veneta del ‘500 ed importante monumento di classicità romana, che con i suoi giardini, logge ed interni affrescati, offre un interessantissimo spunto per una visita.
A raccontarci la storia dell’azienda Quota 101 è Andrea Monico, referente Marketing e Accoglienza.
Osservando dal cortile la veduta, con disponibilità ed accuratezza, egli ci spiega che ci troviamo in una zona di antica matrice vulcanica, la quale ha originato i colli in seguito a diversi sollevamenti della crosta terrestre risalenti a circa 40 milioni di anni fa. Il substrato è dunque di origine vulcanica, ma il resto del suolo, precisa, può variare passando da argilla a roccia e marna euganea.
Restando nel tema della particolare tipologia di territorio è immancabile un cenno a tutta la zona termale di Abano e Montegrotto, che si trova a pochi km, conosciuta da sempre come luogo di salute e benessere.
L’esposizione dei vigneti è sud-est, ideale per prevenire l’umidità essendo in regime di produzione biologica.
È un corpo unico di 7,5 ettari allevato a bacca bianca, gran parte moscato giallo per il terreno argilloso che dà buoni risultati in termini di freschezza e sapidità, e manzoni bianco, in quanto la parte aromatica del riesling qui esce bene.
Nel comune di Baone, a circa 20 km, si trovano altri 9 ettari di vigneto nel quale sono coltivati gli internazionali a bacca rossa.
L’azienda è stata rilevata nel 2010 dalla attuale proprietà - la famiglia Gardina - che ha da subito dato il via alla sistemazione del vigneto, attivandosi per ottenere la certificazione “Biodiversity Friend”, fino a giungere alla conclusione del percorso di conversione biologica.
In un'azienda “Biodiversity Friend”, ci spiega Andrea, la biodiversità, che è la ricchezza delle specie animali e vegetali presenti in un ecosistema, è tutelata per aiutare l’ambiente a raggiungere al meglio il suo equilibrio. Significa dare un contributo concreto alla salvaguardia della fertilità dei suoli, gestire al meglio le risorse idriche, controllare i parassiti con metodi sostenibili. Più ricco e vario è l’organismo, più si mantiene in equilibrio autonomamente, senza intervento dell’uomo.
I vigneti dunque non sono isolati, ma inseriti in un ecosistema costituito da cespugli, ulivi, fiori, animali, lepri: tutto questo va conservato e tutelato e segue una concezione culturale adottata dell’azienda tutta.
Il terreno tra un filare e l’altro è seminato alternativamente in novembre a sovescio, che sarà ora tagliuzzato e sotterrato; si lavora sulle sostanze azotate così da fertilizzare il suolo in modo naturale. La vendemmia è completamente manuale su cassette, utilizzando solo la propria uva.
La visita è proseguita passando per la cantina di vinificazione e la bottaia, in fase di prossimo ampliamento.
Tutti i vini sono di produzione biologica e certificati “Biodiversity Friend”.
Di seguito la degustazione insieme ad Andrea:
Rivolgiamo un cordiale ringraziamento ad Andrea Monico, in rappresentanza dell’azienda, per l’accoglienza e la grande disponibilità.