Francesco Mancini
Il Veneto nel calice e la Sicilia nel piatto. L'inedita serata, organizzata da AIS Agrigento, si è svolta venerdì 28 aprile al ristorante Baìa a Capo Rossello. Il simposio e la regione vitivinicola del Veneto sono state introdotte da Paolo Cavasin, degustatore ufficiale e responsabile panel della delegazione bellunese, coadiuvato da Francesco Baldacchino delegato AIS di Agrigento. Lo chef Butera, del ristorante Baìa, in collaborazione con la Comunità del cibo Realmontese e la Condotta Slow Food di Agrigento hanno proposto un menù tipicamente locale a chilometri zero.
L'aperitivo che ha introdotto la piacevole serata ha visto protagonisti una serie di prelibatezze frutto di un attento lavoro di recupero e valorizzazione di ricette locali da parte della Comunità del Cibo Realmontese accompagnato da un Asolo Prosecco Superiore extra Brut della cantina Bele Casel e direttamente dall'Alpago il Pinot Grigio della cantina La Maddalena.
Una volta a tavola gli ospiti sono stati deliziati con uno sfizioso antipasto: pralina di ricotta, macco di fave verdi e finocchietto abbinato al vino spumante Pavana brut rosé della cantina De Bacco. Il risotto con carciofi e i tagliolini neri broccolo e vongole, serviti insieme al Cavazza Bocara 2015 Gambellara Classico DOC.
Le sorprese e gli esperimenti interreggionali non sono ancora finiti. Un Valpolicella superiore Doc La Bandina 2011 della Tenuta S. Antonio, un'eccellenza veronese che viene prodotta solo nelle annate migliori ha accompagnato, asciugando e deliziando il palato, il classico “bruciuluni” di carne, mentre in abbinamento alla gustosa tasca di agnello con patate schiacciate è stato proposto il Malanotte 2009 DOCG Ornella Molon Piave, vino austero dotato di grande sapidità e di potenza che regge ed equilibra bene il piatto servito e che si avvicina allo stile caldo dei vini dell'isola.
Dulcis in fundo nella più classica delle dolci tradizioni sicule un trancio di Cuddruruni Duci, fragole al Moscato e parfait alle mandorle abbinati ad uno spumante dolce dell’azienda Montegrande Colli Euganei Fior d'arancio DOCG.
Applausi in sala, ospiti visibilmente soddisfatti dell’interessante serata che ha fornito nuovi spunti per conoscere i vini di regioni lontane, cogliendo l’occasione di sperimentare nuovi abbinamenti con la cucina tradizionale siciliana. Gemellaggio compiuto con successo. Prossima puntata in Veneto? Perché no.
[scritto con Paolo Cavasin]