Wine Experience
Dalla redazione
giovedì 6 marzo 2025

Costaripa

I vini di Mattia Vezzola dal 1928


STEFANIA MINANTE

 

Il 20 febbraio si è svolto il primo evento dell’anno 2025 con una serata spumeggiante.

Ospite della nostra associazione la cantina Costaripa di Moniga del Garda, a condurre la serata Mattia Vezzola, titolare, enologo pluripremiato e nipote del fondatore. 

Costaripa rappresenta la tradizione della vinificazione in rosato dell’uva groppello accompagnata ad altri vitigni coltivati lungo la riva bresciana del lago di Garda come barbera, marzemino e sangiovese. Con il tempo si sono aggiunti i classici vitigni chardonnay e pinot nero per la produzione di vini spumanti con il metodo classico. 

Il vitigno groppello è uno dei quindici vitigni più antichi d’Italia. Vitigno delicato dagli acini piccoli con buccia bluastra e sottile, ha trovato il suo ambiente naturale in questa zona, la Valtènesi, dove il clima d’inverno è più mite e le estati sono ventilate dai venti che scendono dalla zona alpina. 

La Valtènesi è un’area geografica che si estende lungo la sponda occidentale del lago partendo da nord con Salò fino a sud con Desenzano. I terreni in parte collinare e in parte pianeggiante sono di origine glaciale con ben 64 tipologie di suoli che creano la biodiversità che, unita ad un clima sub mediterraneo,  contribuisce a creare un territorio ideale per la viticoltura.

L’azienda Costaripa ha nella sua filosofia di produzione dei precisi principi. 

Vinifica in rosato fin dalla fondazione credendo in questa metodologia avendo come potenziale vitigni e territorio. Il rosato viene prodotto con le uve migliori e vendemmiato a mano per assicurare qualità e rispetto della vigna. Dopo un’iniziale produzione con il metodo del salasso si è passati alla macerazione delle bucce per alcune ore. I vini di Vazzola sono i vini “di una notte” perché molto bonariamente ci racconta che bisogna stare svegli una notte per controllare la fermentazione e provvedere ai vari montaggi e rimontaggi.

Massima cura viene posta alla lavorazione dell’uva perché il Rosè viene prodotto come se fosse uno Champagne. E’ fondamentale per Mattia Vazzola la ricerca stilistica di produzione del rosato come degli altri vini in quanto per sua convinzione ci vogliono cento anni per ottenere vini che esprimono un’identità.

La difesa del territorio e dei propri vigneti. Una vigna deve arrivare ai sessant’anni di età. E’ controproducente spiantare e ripiantare nuovi vigneti. Una vigna vecchia produce meno ma, con maggiore qualità. Si deve aver cura del vigneto come un patrimonio da tramandare.  Nel vigneto viene fatta selezione genetica per avere nuove vigne che avranno le caratteristiche peculiari acquisite dalla vigna madre.  

I vini degustati durante la serata rappresentano lo stile dell’azienda.

Valtènesi Rosè RosaMara 2024. Valtènesi Rosè RosaMara 2023. 

Uve groppello, marzemino, sangiovese, berbera.

Fiore di pesco, profumi di piccoli frutti rossi con sottofondo di erbe aromatiche. Gusto delicato, fresco, persistente con croccante sapidità. 

Per il 2023 i profumi evolvono verso il melone bianco, ribes e fragolina. Il gusto è fresco e sapido con leggera nota pepata in finale. 

 

Valtènesi Rosso Campostarne 2022 

Uve groppello, sangiovese, marzemino e barbera. 

Colore rubino vivace e trasparente. Profumi di frutti rossi succosi, note di macchia mediterranea, accenni di liquirizia e chiodo di garofano. Vino elegante nella sua leggera ma, potente vivacità.

Punta di diamante per Costaripa è il Metodo Classico. L’azienda da anni ha improntato una produzione di spumanti Rosè con uve chardonnay e pinot nero e una versione di sole uve bianche di chardonnay con un uso attento ed equilibrato di piccole botti di rovere francese dove una parte del mosto vinifica. 

 

Metodo Classico Mattia Vezzola Brut  

Uve chardonnay. Colore paglierino tenue con riflessi verdolini. Sentori di frutta pesca nettarina, mela e note di miele. Gusto fresco e vivace sapidità. Sorso lungo e fragrante con finale di salvia. 

 

Metodo Classico Mattia Vezzola Rosè

Uve 80% chardonnay 20% pinot nero. Colore pesca e riflessi salmone, brillante con fini bollicine. Profumi di pompelmo rosa, fragolina e biscotto. Sorso ampio e fresco con gradevole sapidità.

 

Metodo Classico Grande Annata Brut 2018

Uve chardonnay. Colore paglierino intenso con spunti verdolini. Profumi opulenti di ananas maturo e frutta secca con accenni di vaniglia e crema pasticcera. Finale balsamico. Palato pieno tra freschezza e sapidità.    

Metodo Classico Grande Annata Rosè 2018 

Uve 80% chardonnay 20%pinot nero.

Colore rosa brillante. Profumi di fragolina matura e melograno con sottofondo speziato di cannella e pepe rosa. Palato intenso, ricco di freschezza; ritornano i sentori di pasticceria e frutti di bosco con finale di graffite.

 

Serata ricca di insegnamenti tecnici e racconti di vita. Una considerazione finale che Mattia Vezzola ci ha trasmesso è stata quella di difendere, cioè di amare cosa si fa. Nel sua caso è il vino che riflette anni di lavoro, studio e ricerca costante di stile, per ottenere vini che hanno eleganza visiva, olfattiva e gustativa, ma anche longevità. 

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