Wine Experience
Dalla redazione
sabato 8 febbraio 2025

La quarta generazione de Il Pianzìo

Radici di famiglia nei Colli Euganei


VITTORIA RAIMONDI

 

La prima uscita dell’anno con AIS Padova ci porta a Galzignano Terme (PD) alla scoperta dell’azienda agricola “Il Pianzìo”, il cui nome deriva dalla storica vallata che la accoglie, dominata dalla suggestiva pieve di Santa Maria Assunta che presta il profilo al logo della cantina.

Ad accoglierci ci sono Nicola, enologo, e Laura, responsabile commerciale e accoglienza, rappresentanti della quarta generazione della famiglia Selmin, alla guida di questa realtà nel cuore dei Colli Euganei.

Nata ad opera del bisnonno Emo come azienda agricola a tutto tondo, dalla metà anni ‘80 si focalizza sulla produzione vitivinicola, prima a opera del nonno Eugenio, poi grazie ai figli Vittorio e Guglielmo che all’inizio degli anni ’90 puntano sulla qualità e introducono la vendita di vino in bottiglia.

I 12 ettari vitati coprono zone diversificate dell’areale di Galzignano, permettendo di ottimizzare la coltivazione dei vigneti in base ai terreni più consoni, semi-argillosi nella zona pianeggiante, sedimentario-calcarei nella zona pedecollinare. Ci troviamo a sud-est dei Colli Euganei, alle pendici del Monte Rua, zona fresca e ventilata con un buon irraggiamento durante il giorno e una forte escursione termica che permette alle uve di esprimere un’aromaticità accentuata che ritroveremo come fil rouge in tutti i loro vini.

Purtroppo, la giornata uggiosa non ci permette di avventurarci tra i filari, ma i racconti di Nicola riescono a trasportarci vividamente nella realtà della campagna.

Per i propri vini “Il Pianzìo” mira alla valorizzazione della territorialità, cercando di esaltare i sentori varietali delle uve e le caratteristiche organolettiche date dal terroir, grazie anche alle microvinificazioni effettuate per ciascun vigneto quando la maturazione è ottimale. In linea con questa filosofia, per la fermentazione e l’affinamento vengono primariamente utilizzate vasche di cemento, che con la loro microporosità permettono un’evoluzione lenta e mantengono i sentori fruttati, mentre, l’impiego delle botti di legno è limitato solo a particolari rossi e riserve.

Ci spostiamo, quindi, nella nuova sala degustazione, allestita dove un tempo sorgeva la vecchia stalla. Qui possiamo iniziare gli assaggi di una selezione dei vini più rappresentativi, accompagnati da piccole proposte gastronomiche in abbinamento.

  • Serprino Frizzante: Colli Euganei DOC 2024 100% glera 11,5% Vol. Giallo verdolino luminoso, con una bollicina fine ed elegante. Al naso presenta note di mela verde, pera e fiori d’acacia in fiore, al palato risalta il finale sapido.

Nota produttiva degna di menzione: per aumentarne l’espressione aromatica, una base secca e una base dolce vengono vinificate separatamente e assemblate prima della fermentazione in autoclave, limitando l’aggiunta di MCR. In abbinamento, un crostino con olio EVO di loro produzione, vincitore del Premio Pomea d’oro 2024.

  • Norma: Colli Euganei DOC 2023 100% pinot bianco 12,5% Vol. Giallo paglierino vivace, tenui sentori di pesca a polpa bianca croccante, salvia e camomilla di campo; al sorso è morbido, ma al contempo fresco e sapido. Vincitore del premio “miglior abbinamento” con il prosciutto crudo di Montagnana.
  • Ca’ Nova Bianco: Veneto IGT 2022. 95% manzoni bianco 5% moscato giallo, 13,5% Vol. Giallo paglierino con riflessi dorati, indicatori di una leggera macerazione sulle bucce. Note di frutta bianca matura, erbe aromatiche, paglia e camomilla, tra cui emergono anche sentori di idrocarburi, a memoria della discendenza dal riesling. Sorso avvolgente. Proposto in abbinamento con formaggio Montasio stagionato.
  • Jenio: Colli Euganei DOC 2020 100% cabernet sauvignon 13% Vol. Dedicato al nonno Eugenio, affinamento delle uve per il 70% in acciaio e per il 30% in botte di legno grande. Calice rosso rubino, profumi fruttati di ciliegia matura e spezie dolci; in bocca è fresco con un tannino delicato. In abbinamento con soppressa e formaggio grana.
  • Eremo: Colli Euganei DOC Riserva 2018 60% merlot, 40% cabernet sauvignon 13,5% Vol. Due anni di affinamento in tonneau. Rosso rubino con riflessi granati, consistente. All’olfatto esplodono i sentori terziari di cuoio, pepe e tabacco seguiti da note di frutta rossa matura e sottobosco. Al gusto è morbido, sapido, con un tannino presente, ma elegante. Interessante l’accompagnamento a crostini con caponata piccante.
  • Fior d’Arancio Spumante dolce: Colli Euganei DOCG 2023 100% moscato giallo 7% Vol. Giallo paglierino tenue, perlage fine. Intensi profumi lattici, pesca bianca e piccoli fiori di gelsomino. Dolce e morbido, mantiene una buona freschezza e un finale persistente.

Come ci racconta Laura, questo vino è protagonista, insieme ai propri omologhi di altre cinque cantine dei Colli Euganei, del Progetto “Fior d’Arancio Colli Euganei DOCG, Padova Urbs Picta al Femminile, Storie di Donne, Arte e Vino”, che pone l’attenzione al ruolo centrale della donna nell’arte storica patavina e nel mondo della viticoltura.

 

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