Claudio Serraiotto
Il 12 settembre 2024 presso Golf Hotel Vicenza, Creazzo (VI) si è svolto questo evento. Ad acompagnarci in questa passeggiata e degustazione è stato Andrè Senoner, Master of Pinot Noir 2021, Miglior Sommelier Professionista 2022, relatore AIS esperto ed efficace comunicatore del vino. Champagne, un nome che evoca tutto il fascino e il piacere del più conosciuto e rinomato vino spumante nel mondo. Un mito che ha attraversato secoli di storia fino ai giorni nostri e alla nascita del fenomeno dei piccoli "vignerons", oggi alla moda, richiesti in tutto il mondo. Sono quelli che interpretano il concetto contemporaneo per cui la vigna è al centro di tutto ed il prodotto è espressione del territorio e del savoir faire dell'uomo. Siamo a tra il 48esimo e il 49esimo parallelo. 5 Aree: Montagne de Reims, con i sui 300 - 350 metri, Valleé del la Marne, Cote des Blancs, Cote de Sézanne, Aube. Come nasce il fenomeno dei piccoli "vignerons"? La prima ondata alla fine del secolo scorso, con “vignerons” che cercano di avere prodotti come la grandi Maison di successo e quindi producono secondo quello stile che oggi possiamo definire tradizionale. La seconda ondata arriva nel mercato dal 2004 a 2008. Questi sono tutti produttori che cambiano completamente lo stile, nel senso di prendere il testimone dai genitori e continuare l’attività con uno stile differente, forti di studi e di esperienze pregresse. Strizzano l'occhio alla Borgogna e ne iniziano a prenderne legni già utilizzati mettendo il loro vino base in affinamento, interrompendone la malolattica. Sappiamo che se quest'ultima viene portata a termine, tutti i vini tendono ad avere una nota meno acida, molto più rotonda, avvolgente. La maggior parte dei nuovi produttori costruisce ancora di più un vino giocato sui profumi fruttati, floreali, con dosaggi estremamente bassi, extra brut. E' ancor oggi difficile trovarne completamente assenti. Ovviamente fare un buon champagne che invecchia nel tempo è ostico perche’ mancando lo zucchero che aiuta l'evoluzione di un vino e difficoltoso tenere la longevità. Questi “vignerons” hanno un approccio super Green, in Vigna sono molto attenti alla sostenibilità: applicano i sovesci, non usano pesticidi e sono estremamente biologici se non biodinamici disinteressandosi quasi completamente della certificazione. Poi si passa alla terza ondata di “vignerons” nel 2017 i quali tengono particolarmente a rappresentare le sigole zone e i terreni di riferimento, Il Crai, il Caves, il silicio ecc. Si passa da terreni con matrice gessosa, il Crai, nelle Montagne di Reims e nella Cote des Blancs, terreno iconico dello Champagne. Il Crai è un termo regolatore naturale e come una spugna che assorbe l'acqua permane per le radici nei periodi più difficili per sopperire alle estati sempre più calde.