Alessandro Capasso
Giovedì 9 maggio la grande sala del Net Tower Hotel era affollatissima per l’evento “Rhein Riesling” organizzato da AIS Padova. Evento sold out, già poche ore dopo la presentazione, dato che vedeva insieme un grande vitigno: il riesling renano, un grande territorio, i terroir tedeschi e un grande relatore: Mariano Francesconi.
Mariano Francesconi ha ammaliato i partecipanti con una trattazione molto aggiornata ed esaustiva, che ha toccato tutti i temi legati al Riesling Renano e alle zone di produzione tedesche, riuscendo nel poco tempo a disposizione, a formare piuttosto che informare, cosa possibile solo quando grande è la conoscenza e la padronanza della materia.
La serata è iniziata con una breve introduzione del delegato AIS di Padova, Rossano Moretto, che ha ricordato come l’idea di questo evento gli è venuta la scorsa estate osservando tanti colleghi sommelier in vacanza in Mosella. Nel corso dell’evento se ne è compresa la ragione: la Mosella è una delle regioni vitivinicole più belle al mondo!
Al Riesling il wine lover associa immediatamente le note di idrocarburo. Non sono sentori propri del Riesling e si possono trovare in altri bianchi invecchiati da uve chardonnay, sauvignon blanc, gewürztraminer, falanghina e fiano ma per queste varietà non sempre queste note risultano piacevoli. Sono proprie e varietali del Riesling le note floreali, fruttate e vegetali.
La superficie vitata della Germania è rimasta abbastanza stabile negli anni e al 2021 conta 103.421 ettari dei quali il 68% da uve a bacca bianca e il 32% da uve a bacca nera.
Le principali uve in ordine di superficie vitata sono: riesling, spätburgunder (pinot nero), müller thurgau, grauburgunder (pinot grigio), dornfelder, weißburgunder (pinot bianco), silvaner.
Le regioni vinicole della Germania sono 13 e si trovano per la gran parte nel sud- ovest del Paese. Sono in ordine di superficie vitata: Rheinhessen, Pfalz, Baden, Württemberg, Mosel, Franken, Nahe, Rheingau. Ahr, Hessische Bergstrasse, Mittelrhein, Saale Unstrut, Sachsen hanno poche centinaia di ettari di vigneto e le ultime due sono nel territorio dell’ex Repubblica Democratica Tedesca.
I suoli sono molto vari e antichi con formazioni che risalgono a epoche tra i 400 e i 290 milioni di anni fa, più antiche di quelle della Borgogna e di gran lunga più antiche di quelle delle Langhe che risalgono a 15 milioni di anni fa. Troviamo ardesia grigia e blu in Mosella, ardesia rossa, quarzite e ghiaia nel Rheingau, porfido nella Nahe, argille e marne nel Pfalz settentrionale e calcare, argilla e löss nel Pfalz meridionale e nel Franken, porfido, löss e calcare fossile nel Rheinhessen.
Una grande complessità di suoli che contribuisce alla personalità e complessità dei migliori Riesling teutonici.
Un altro elemento che caratterizza la viticultura tedesca sono i fiumi. Siamo a 50° di latitudine nord: valore limite per lo sviluppo della vite, la presenza dei corsi d’acqua mitiga la temperatura e riflette la luce aumentando l’irradiazione dei vigneti. In queste condizioni climatiche la migliore collocazione per i vigneti è la collina esposta a sud, condizioni estreme che costituiscono valore per il wine lover: perché se da territori vocati nascono grandi vini è da territori estremi che nascono vini che emozionano!
Date le difficoltà di maturazione la legislazione tedesca sul vino, che risale al 1971, epoca molto più fredda dell’attuale, ha come elemento qualificante la quantità di zucchero presente nel mosto, misurata in gradi Oechsle.
La classificazione non pone limiti alle rese e le menzioni geografiche sono relative a vasti areali. Inoltre, la classificazione per grado zuccherino del mosto comporta l’impossibilità di determinare, se non si conosce lo stile del produttore, la quantità di residuo zuccherino nel vino.
Per superare i limiti della legislazione del 1971 è prossima l’entrata in vigore di una nuova classificazione che riprende quella di una storica associazione di produttori la VDP, fondata nel 1910, che annovera 200 tra i migliori produttori tedeschi.
La VDP prevede delle regole di produzione per gli associati e una classificazione di qualità che considera centrale il vigneto sull’esempio della Borgogna, il sistema qualitativo della VDP, introdotto dal 2012, è piramidale e prevede quattro livelli con requisiti per rese e vitigni ammessi.
La piramide qualitativa si sviluppa come segue:
VDP. GUTSWEIN
Vini alla base della piramide della qualità, provengono da vigneti di proprietà e sono conformi ai criteri qualitativi.
VDP. ORTSWEIN
Vini che provengono dai migliori vigneti di una ristretta zona vinicola rappresentativi di un particolare terroir. Vitigni autoctoni e basse rese sono gli elementi caratterizzanti di questi vini. Sono l’equivalente dei Village della Borgogna.
VDP. ERSTE LAGE
Vini provenienti da vigneti caratterizzati da condizioni ottimali per la viticoltura di qualità. Sono l’equivalente dei Premier Cru della Borgogna.
VDP.GROSSE LAGE
È il vertice della classificazione ed è conferita a vini provenienti da singole parcelle dell’eccellenza dei migliori vigneti tedeschi. Criteri rigorosi di produzione e l’unione della parcella con il vitigno tradizionalmente più vocato sono i presupposti per vini eccellenti e dal grande potenziale evolutivo. Sono l’equivalente dei Gran Cru della Borgogna.
Quando sulla bottiglia è presente l’indicazione GG, acronimo di Grosses Gewächs, il vino è un Grosse Lage secco.
E’ chiaro quindi come orientarsi per comprare un grande Riesling tedesco secco: cercare sulla capsula della bottiglia l’aquila stilizzata con il grappolo dell’uva (simbolo dell’associazione VDP) e il simbolo GG.
La personalità, il carattere, la complessità dei vini in degustazione:
-Kirchberg GG 2022 - Heymann-Löwenstein,
-Kestener Paulinshofberg GG 2022 -Fritz Haag,
-Herrenberg GG 2022 - Maximin Grünhaus-Von Schubert,
-Burgergarten Im Breumel GG Riesling 2022 - Müller-Catoir,
-Riesling FAB N°18 Kupp GG Trocken 2021 -Weningut Peter Lauer,
-Hipping Riesling GG 2021 – Gunderloch,
-Frühlingsplätzchen Riesling GG 2018 - Emrich-Schönleber,
-Siegelsberg Riesling GG 2016 – Schloss-Reinhartshausen
Sono vini del nuovo corso produttivo dei Riesling tedeschi: secchi e espressione tanto del territorio quanto dello stile del produttore. Nella loro diversità erano accomunati dal colore estremamente luminoso, nasi nitidi e fini e dalla cospicua percezione della componente sapida malgrado la notevole presenza di acidità.
Ha chiuso la bella serata, tanto piacevole quanto interessante, una lasagnetta agli asparagi che ha trovato ottimo abbinamento con i Riesling in degustazione.
Merita un plauso il servizio che ha ben gestito la numerosa partecipazione.