Wine Experience
Dalla redazione
lunedì 8 aprile 2024

Valdobbiadene eroico & Montello innovativo

Visita alle cantine Andreola e Giusti Wine

Catia Nassi


Un mattino un po’ grigio e pungente, una brezza troppo rigida per il periodo, queste erano le disarmanti condizioni meteo che venerdì 29 marzo ci hanno accolto alla partenza per la nostra gita sulle colline di Valdobbiadene e del Montello. Nonostante ciò, dentro di noi splendeva l’entusiasmo e la voglia di scoprire nuovi luoghi legati alla nostra grande passione!

In breve tempo abbiamo raggiunto la prima meta: Cantine Andreola a Farra di Soligo in loc. Col San Martino - TV, nel cuore di Valdobbiadene, un’area dichiarata “Patrimonio dell’Umanità UNESCO” nel 2019, che dal comune di Conegliano si estende al Comune di Valdobbiadene per circa 50 km. in linea d’aria.

La cantina Andreola è stata fondata nel 1984 da Nazzareno Pola, all’inizio la proprietà era composta da 20 ettari di vigneti, oggi, è condotta dal figlio Stefano che prosegue con grande passione la filosofia aziendale ereditata dal padre. Il nome dell’azienda proviene dalla mamma di Nazzareno che si chiamava Orsola Andreola.  L’azienda si identifica per la lavorazione in “riva” - trattasi di viticoltura eroica con pendenze minimo del 30% e altitudini di 500 slm e oltre - la raccolta dell’uva è fatta ancora a mano con i secchi e, nelle pendenze più ripide, si ricorre all’utilizzo della carrucola che porta i grappoli di glera da monte alla valle.

Attualmente la cantina Andreola conta 112 ha di vigneto, tutti in viticoltura eroica divisi in 300 microappezzamenti, da cui nascono un milione di bottiglie ognuna delle quali serigrafata con il logo aziendale: una rosa stilizzata. 

Nelle parcelle più estese sono state create: le Rive Line Selection, che identificano una zona ben precisa all’interno della DOCG, caratterizzate da un diverso terreno e da una diversa esposizione dalle quali nasce “un vino eroico”!

Nel 2009 sorge la più grande trasformazione di quest’area: la Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG di cui Andreola può annoverare ben 7 “rive” corrispondenti ad altrettante 7 differenti etichette.

 

A seguire abbiamo degustato cinque etichette:

Valdobbiadene DOCG Rive di Col San Martino 26° I° Extra Brut 

Valdobbiadene DOCG Brut Rive di San Pietro di Felletto Ai Boschi XXIII BIO 100% vegano

Valdobbiadene DOCG Extra Dry Rive di Soligo Mas de Fer

Valdobbiadene DOCG Brut Rive di Refrontolo Col del Forno

Valdobbiadene DOCG Dry Rive di Rolle Vigna Ochera

 

Nella degustazione abbiamo cercato di cogliere le diverse sfumature create dalle diversità del terreno e del dosaggio zuccherino. I calici erano allineati nel caratteristico giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli, il perlage molto fine e persistente ha dato un distinguo facendoci quasi dimenticare che stavamo degustando dei Prosecco in cui una raffinata espressività ne ha caratterizzato ogni sorso.

 

 

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Nel primo pomeriggio arrivati a Nervesa della Battaglia abbiamo fatto visita alla Catina Giusti Wine nelle colline del Montello lungo la piana alluvionale Destra Piave.

Ci ha accolto un’imponente e affascinante struttura ipogea, rispettosamente integrata con l’ambiente circostante in cui l’utilizzo di materiali ben si armonizzano con la tipica terra rossa ricca di ossidi di ferro e argilla. Questo tipo di terreno dona mineralità ai vini, sia bianchi, che ai più conosciuti rossi dal taglio bordolese ottenuti dall’uvaggio di cabernet e merlot, nonché ai vitigni autoctoni di glera e recantina, quest’ultima riscoperta vent’anni fa da un vecchio vitigno.

Ermenegildo Giusti originario di Volpago del Montello è il fondatore della Giusti Wine, a 17 anni si trasferisce in Canada per seguire lo zio avvocato che aveva fatto fortuna, la sua scelta di emigrare per non fare il contadino come i suoi genitori lo ha portato a diventare uno dei più grandi costruttori del Canada. Cinqunat’anni dopo, lascia la sua impresa edile in gestione ai tre figli e ritorna in Italia nel suo amato Montello per intraprendere una nuova avventura, apre una società agricola in cui poter riscoprire le origini, le tradizioni e i valori della sua famiglia: nasce così negli anni 2000 la cantina Giusti Wine con l’acquisto dei primi due ettari di vigneto.

Oggi la superficie vitata è di 120 ettari con varietà di uve distinte, dalle internazionali alle autoctone glera e recantina, oltre ai vitigni PIWI di sauvignon nepis e merlot khorus, quest’ultimo impiantato sul tetto della cantina! La proprietà è divisa in dieci tenute, una curiosità è che il nome delle tenute sono stati dati alle nipoti del sig. Giusti,  mentre ai nipoti maschi sono stati dati i nomi dei vini, al fine di dare un senso di appartenenza alla famiglia all’italiana. 

 

Il vino protagonista è l'Umberto Primo, un taglio bordolese Montello Rosso DOCG che riposa per trenta mesi in barrique di rovere nello storico sotterraneo della Tenuta Abazia. La produzione annua si attesta sotto il milione di bottiglie ma, l’obiettivo del Sig. Giusti è quello di arrivare a produrne tre milioni. Nella cantina si trovano 99 vasche verticali, oltre a qualche anfora toscana portata dall’enologa Graziana Grassini, la quale attualmente sta vinificando l’autoctona recantina esclusivamente in anfora.

In degustazione ci è stato proposto:

 

Asolo Prosecco Superiore DOCG Extra Brut 2021: giallo paglierino lucente con riflessi verdolini, la bollicina è fine e persistente. Il sorso è fresco, quasi croccante chiude con toni floreali e fruttati accompagnati da una buona spinta acido-sapida che si allunga in un finale ammandorlato.

 

Sant’Eustachio IGT 2021 sauvignon nepis 100% tit. Alc. 12%: calice giallo paglierino, un raffinato profumo di frutta esotica e agrumata si unisce a sentori di erbette aromatiche. In bocca è fresco ed equilibrato da una vena sapida che rende piacevole la chiusura.

 

Augusto Asolo Montello DOC 2019 recantina 100% tit. alc.13%: carminio deciso e lucente, il naso è intenso con sentori di frutta rossa matura, una piacevole nota minerale ci riporta al profumo di terra. Il sorso è morbido con tannini fini ed eleganti, chiude con una particolare nota acidula caratteristica della recantina. 

 

Antonio Asolo Montello DOC 2020 cabernet sauvignon-merlot-recantina 13%: rosso rubino intenso con bordatura violacea. L’impatto olfattivo richiama sentori di frutti rossi, note speziate di vaniglia, pepe e cannella. Il gusto pieno con tannini eleganti si distingue in una prolungata persistenza.

 

Umberto I Montello Rosso Superiore DOCG 2019 cabernet sauvignon 60% - merlot 40%:  un calice carminio con belle bordature granate incalza il naso con sentori di prugna e frutti rossi maturi, mentre delle piacevoli note di viola mammola e ciclamino lasciano spazio a tracce di cannella e vaniglia. La bocca è morbida e vellutata, con tannini decisi ma eleganti che si congedano lentamente con avvolgente e buona sapidità.

 

 

 

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