Redazione
Sostenibilità, etica e innovazione sono stati i temi centrali della seconda edizione di WIN, che ha ospitato anche quest’anno venti cantine premiate per essere ambasciatrici di questi valori.
Nella suggestiva cornice della Scuola Grande della Misericordia, quattro giorni di appuntamenti con masterclass, convegni, degustazioni e tour guidati per portare alla conoscenza del pubblico queste tematiche importanti ed attuali e permettere di degustare vini provenienti da territori differenti.
Sabato 20, nel salone al piano terra, apertura dei banchi di degustazione. Il red carpet del vino ospita una ventina di produttori, provenienti da regioni diverse, grandi marchi ma anche realtà più piccole. Territori e filosofie aziendali diverse, raccontate attraverso vini che regalano mille emozioni. Al piano superiore, accanto al manifesto delle Hall of Fame con una rappresentanza di 14 cantine dell’edizione precedente, si tengono quattro masterclass, condotte magistralmente da Alessandro Nigro Imperiale e Cristian Maitan, rispettivamente miglior sommelier d’Italia 2022 e 2023.
Si comincia con “Lugana, storie di famiglie e generazioni a confronto”, un itinerario sulle sponde del lago di Garda alla scoperta del famoso vino bianco ottenuto da turbiana divenuto ormai simbolo del territorio attraverso il racconto di due generazioni di produttori. Nel pomeriggio la Masterclass dei Campioni: sul palco stavolta Cristian Maitan e Alessandro Nigro Imperiale coinvolgono, stupiscono e scardinano convinzioni attraverso una degustazione alla cieca in cui viene coinvolto anche il pubblico. Alle 16:00 “In Val di Cembra, nel cuore delle Dolomiti, la verticalità in un calice” un omaggio a questa zona di viticoltura eroica, fatta di ripidi declivi che regalano al vino sfumature emozionanti. L’ultima masterclass della giornata ci porta nell’area oltre padana: due versioni di spumante, un riesling, un pinot nero e due tipologie di Buttafuoco sono le protagoniste di “Espressioni d’Oltrepò tra bollicine e Buttafuoco”, degustazione di sei vini delle aziende Francesco Maggi e Bosco del Sasso.
La comunicazione è l’argomento a cui è dedicato il Wine Talk del sabato: un approfondimento moderato da Luca Ferrua, nel quale si parla dell’importanza di questo concetto anche nel mondo del vino.
A conclusione della giornata, la cerimonia di premiazione delle cantine vincitrici di questa edizione di WIV, omaggiate con il “tipetto veneziano” della storica vetreria Salviati Venezia 1859.
Le masterclass di domenica 21 si aprono con una degustazione di Valpolicella Superiore DOC, declinato in diverse versioni a testimonianza della raffinatezza e versatilità di questo vitigno, seguita da una masterclass dedicata alla Dorona, il vitigno veneziano per eccellenza, coraggiosamente recuperato e preservato dall’azienda Venissa che lo vinifica con eleganza ed originalità. Tenuta Planisium e Vinrà sono le cantine protagoniste delle masterclass pomeridiane: storia, innovazione, sostenibilità sono i valori che accomunano questi due produttori, che propongono in degustazione alcuni dei loro vini.
Mondo Green e Innovazione, tematiche attualissime, vengono affrontate nel Wine Talk della domenica: sul palco imprenditori che guardano al futuro, lavorando con un occhio all’innovazione ed uno al rispetto dell’ambiente.
Lunedì 22 gennaio in mattinata la cerimonia di consegna dei diplomi ai nuovi Sommelier Ais Veneto. Un momento speciale per celebrare i nuovi professionisti del vino: a premiare i nuovi Colleghi il Presidente AIS Italia Sandro Camilli che ha sottolineato come il momento del diploma costituisca non solo la conclusione di un percorso di studi ma anche e soprattutto il punto di partenza per un percorso di specializzazione in AIS.
Due i momenti di approfondimento del lunedì: alle 12.30 I visionari del Made in Italy, conferenza dedicata all’impatto di Cultura, Export ed Innovazione nel mondo delle piccole imprese e, nel pomeriggio, il Wine Talk dedicato alla sostenibilità e alla crescita dell’enoturismo nel rispetto del territorio grazie anche a virtuose connessioni tra produttori e ristoratori.
Due masterclass: i vini della cantina Fiorotto, da sempre attenta all’ambiente, vengono proposti in abbinamento al Radicchio Rosso di Treviso e un secondo appuntamento dedicato al trebbiano di Soave, “Lugana a Venezia tra cultura del vino e tesori dell’arte”, ulteriore approfondimento di questo vino storico dell’areale veronese.
Martedì 22, con l’ultima masterclass di questa edizione, Alessandro Nigro Imperiale ci ha accompagnati in Francia, nella Valle della Marne alla scoperta di Serveaux Fils e dei suoi champagne a base pinot meunier.
La degustazione itinerante di Ascovilo e il Wine Talk sul tema dell’Etica e sull’importanza del “fattore umano” concludono in bellezza i momenti dedicati all’approfondimento.
Novità assoluta la proposta in tutti i giorni della manifestazione di tour guidati attraverso calli e campielli per raggiungere San Francesco della Vigna ove si trova il vigneto urbano più antico della città di Venezia, oggi curato dal Gruppo Santa Margherita. Un momento di immersione tra aneddoti e fatti storici, per conoscere meglio questa magnifica città.
Segnatevi le date della prossima edizione di Wine in Venice: 30-31 gennaio e 1 febbraio 2025, non potrete mancare!