Daniele Adorno
Liliana Savioli, sommelier, degustatrice, relatrice, giornalista enogastronomica, socia attivista de Le donne del vino e Pierpaolo Rapuzzi, proprietario di Ronchi di Cialla, azienda friulana di dimensione familiare che a partire dagli anni Settanta sposò la missione di valorizzare e costruire tutta l’azienda intorno alle varietà autoctone locali quasi perdute, ci hanno guidato in una serata dedicata al magico mondo dello Schioppettino.
Oggi di vini da Schioppettino ce ne sono tanti, ma quelli di Prepotto e Cialla, sottozona della Doc Friuli Colli Orientali, sono numericamente pochi.
Parliamo di un vino rosso scarico di colore, con pochi tannini, grande acidità e nell’insieme molto elegante. Armonia e finezza sono infatti le caratteristiche che accomunano tutte le bottiglie proposte in degustazione.
Prepotto è un piccolo paese di 732 abitanti, il cui nome deriva dalla parola slovena pràpot che significa felce. Il significato della parola evoca appunto l’idea di un'area umida, racchiusa tra i Colli Orientali ed un corso d’acqua torrentizio di nome Judrio che segna il confine di stato con la Slovenia.
L’influenza delle montagne da una parte e del mare dall’altra rende la zona costantemente ventilata, favorendo la viticoltura di qualità. Altro fattore benevolo è rappresentato dal terreno che, 40 milioni di anni fa, grazie al ritiro delle acque e al susseguente processo di sedimentazione, ha sviluppato la caratteristica ponca, vero e proprio dono della natura che si mostra con vari colori dal grigio al rosso, quella più antica e di origine permiana, passando attraverso l’azzurro.
La zona di Novacuzzo, con la sua marna grigia, è la più fredda e normalmente regala i vini più eleganti.
Cialla invece è l’unica sottozona dello Schioppettino rappresentata da un’unica azienda, Ronchi di Cialla.
Schioppettino di Prepotto 2019 Vigna Petrussa.
100% schioppettino con raccolta manuale in cassetta, macerazione sulle bucce ed affinamento in legno per 24 mesi. Annata media senza picchi di colore e discrete piogge verso il periodo della vendemmia.
Rosso rubino con nuance violacee. Al naso appare intenso ed elegante con chiare percezioni di fiori, frutti rossi, agrumi, pepe ed una certa balsamicità che rievoca boschi di conifere, foglie in decomposizione e resina di abete. Riemergono ricordi di cantine in terra battuta con vecchie botti scolme e sul finale una nota di grafite.
Al retro olfatto sorprende con una stilettata per l’effetto pungente di diverse tipologie di pepe, chiudendo il sorso con marcata freschezza e sapidità. Eleganza e sensazioni pepate sopravvivono alla deglutizione in maniera perfetta. Molto lungo nella sua semplicità. Da provare con una faraona ripiena.
Schioppettino di Cialla 2018 Ronchi di Cialla
Ottima annata, forse una delle più belle degli ultimi anni. Da Vigne di 50 anni. La zona è fredda, incastonata tra le montagne a nord ed il santuario mariano di Castelmonte circondato da foreste con 200 km di estensione. Un microclima molto particolare che suggerisce al produttore l’idea di seguire un ciclo produttivo che possa evocare il terroir senza filtri stilistici. Si vinifica in assenza di ossigeno con brevi rimontaggi eseguiti al massimo due volte al giorno. Si eseguono lunghe macerazioni della durata di 20 giorni cercando di estrarre la finezza della varietà. Alcune settimane in acciaio, poi barrique, ancora acciaio ed al termine un lungo affinamento in bottiglia.
Il colore è un rubino già tendente all’arancio. Al naso lascia intuire la sua mineralità con chiari sentori di ponca bagnata. In sottofondo iniziano a riemergere fiori di ciclamino e giglio, frutti rossi, una parte balsamica, terra e foglie bagnate. Ad ogni nuova olfazione appare cangiante, svelando tra le varie percezioni la prugna matura e quella disidratata, potpourri di fiori secchi, chiodi di garofano, liquirizia, pepe di Sichuan. In bocca mostra una freschezza e sapidità eccezionale con tannicità solo a livello palatale. Un vino decisamente lungo, verticale e molto particolare. Mostra una complessità superiore all’olfatto rispetto al palato.
Interessante da provare in abbinamento ad una zuppa di castagne e funghi.
Schioppettino di Prepotto 2019 Ronco Severo
Esposizione delle vigne verso sud ovest. Affinamento di 30 mesi in botti di rovere da 700 litri. Vendemmia leggermente tardiva aspettando che i grappoli siano quasi surmaturi. Color rosso rubino. Al naso percepiamo frutta, in particolare la prugna, anche in forma di confettura e di crostata di prugne, piccoli frutti di bosco, poi note burrose. Una bella pungenza che ricorda grafite e pepe, cannella, anice stellato e chiodi di garofano, con un bellissimo finale di liquirizia. Al palato troviamo una morbidezza superiore rispetto a quella trovata negli altri vini, con una bellissima sapidità e tannini più presenti, dovuti alla maggior maturazione degli acini in pianta. La corrispondenza con il retro olfatto è perfetta. Di lunghezza gusto olfattiva importante con un intensificarsi di percezioni balsamiche sul finale.
Da provare con verze ripiene di costine.
Schioppettino di Prepotto 2019 Vigna Traverso
In centro a Prepotto, con esposizione delle vigne a sud est. Colore rubino bello vivido ed intenso. Sentori balsamici di erba e fieno in evidenza, ma anche tutta la parte fruttata rappresentata da frutti rossi, prugna e confettura di melograno. Roteando il calice, per permettere di aprirsi meglio all’aria, compaiono la ciliegia, l’amarena sotto spirito ed il liquore di prugna Slivovitz. Di ampiezza olfattiva inferiore ai suoi predecessori, tuttavia in bocca risulta avvolgente, quasi masticabile e setoso. E’ sicuramente un vino più internazionale rispetto agli altri, ammicca ad una certa ricercatezza nel gusto. Si abbina facilmente ad un’ampia gamma di piatti della tradizione culinaria internazionale. Si consiglia tuttavia un abbinamento di stagione come le castagne arrosto.
Schioppettino di Prepotto 2020 Spolert
L’esposizione è nord-est. Le vigne sono impiantate nella zona di Novacuzzo, al confine con il bosco Romagno. L’annata è stata lunga e mediamente calda con germogliamento anticipato e piovosità diffusa durante la vendemmia. Presenza della ponca grigia nei terreni vitati. Colore rubino vivace ed intenso. Ritroviamo al naso sentori di pietra bagnata, balsamicità ed una deliziosa nota di foglia di alloro. Ritorniamo decisamente alla verticalità con netti sentori di castagna, sottobosco cupo ed umido, l’immancabile nota di pepe ed ancora chiodi di garofano, cannella, ortica e tarassaco. In bocca entra diritto nel cavo orale per dischiudersi con una bellissima sensazione tattile che ricorda il cotone “pelle d’uovo”.
Abbinamento suggerito con spiedini di maiale e foglie di alloro saltati in padella in umido.
Schioppettino di Prepotto 2020 Ronco dei Pini
Cugino di Stefano Novello di Ronco Severo. Terreni vitati sparsi tra differenti parcelle. Vinificazione in vasche di acciaio con macerazione sulle bucce per 20 giorni. Affinamento in barrique per 18 mesi prima dell’imbottigliamento nel mese di dicembre. Il colore è un rosso rubino molto intenso. Si avvertono al naso chiari sentori di ciliegia, marasca, ciliegie sotto spirito, cioccolatini Mon-Cheri, pepe rosa, pepe nero, pepe grigio e sale rosa dell’Himalaya. Quasi aromatico. In bocca ci pervade la sensazione di cioccolato, liquore e ciliegia già percepite all’olfatto, tuttavia entra ed esce dal cavo orale piuttosto velocemente ed alcune percezioni olfattive non vengono corrisposte durante l’esame gustativo. Sul finale permane una sensazione di pepe caldo ed una nota amaricante che ricorda la liquirizia amara. Ancora troppo giovane. Necessita di un ulteriore affinamento in bottiglia per poter dare il meglio di se.
Schioppettino di Prepotto 2020 Vigna Lenuzza
20 giorni di macerazione sulle bucce, poi affinamento in botti di rovere americano per oltre 2 anni. Si constata un ulteriore livello di intensità cromatica del rosso rubino assolutamente carico di colore. Al naso si percepisce la nocciola data dall’interazione con il legno e poi ancora ricordi di castagna. In successione sovvengono poi la liquirizia, il pepe ed il frutto. In bocca è bello, quasi masticabile; non può essere definito morbido, ma ha una bella struttura ed una grandissima sapidità che appagano il sorso. Non lunghissimo e con una leggera nota amaricante sul finale. Da abbinare con carni in umido.
Schioppettino di Prepotto 2020 Vie d'Alt
Le vigne sorgono a Craoretto in mezzo al bosco Romagno con esposizione nord – nord est. Fermentazione in acciaio inox e poi in tonneau da 500 litri. C’è volutamente la ricerca del colore, infatti appare di un rubino strepitoso per vividezza ed intensità. La parte balsamica predomina, poi ciliegia, prugna, fragole, frutti rossi e terra. Si sente la parte mentolata ed il pepe che escono in maniera evidente e strepitosa. È multi cromatico come un arcobaleno. Strepitoso anche all’esame gusto olfattivo dove la parte delle morbidezze appare setosa e la parte delle durezze è composta da una sapidità e freschezza coinvolgenti. Golosamente croccante nell’insieme. La tipicità del vitigno viene totalmente rappresentata da tutte le sensazioni olfattive e gusto-olfattive. Finale lunghissimo con grandissimo equilibrio ed armonia. Perfettamente corrispondente in ogni fase della degustazione.
Abbinamento suggerito: stinco con patate al forno.
Otto esposizioni ed interpreti diversi per mostrare lo spettro più ampio possibile delle declinazioni dello Schioppettino di Prepotto e Cialla. Da questo iter emerge chiaramente l’intento della collettività dei produttori uniti di queste due sottozone vocate di innalzare la qualità del prodotto cercando, ognuno con il proprio stile, di delineare la tipicità di questo vitigno, patrimonio unico del territorio friulano.