Wine Experience
Dalla redazione
giovedì 23 novembre 2023

LIS NERIS

IL FRIULI GORIZIANO A VICENZA

Claudio Serraiotto


Il “terroir” può essere definito come un concetto che si riferisce ad uno spazio vitivinicolo nel quale si sviluppa un sapere collettivo, una cultura, delle interazioni tra un ambiente fisico e biologico e delle pratiche inerenti applicate, fattori che conferiscono caratteristiche distintive ai prodotti originari di questo spazio, identificati e identificabili. Il “terroir” comprende le caratteristiche specifiche del terreno, la topografia, il clima, i vitigni, il paesaggio, la biodiversità e, non ultimo, l'uomo.

La serata al Golf Hotel Vicenza organizzata dalla Delegazione di Vicenza è stata sviluppata a partire dal tema: "Valle dell'Isonzo, una terra speciale dove il sogno mediterraneo incontra la disciplina nordica".

 

Questo aspetto è stato il “fil rouge” della serata con il produttore Dott. Alvaro Pecorari della cantina Lis Neris. Lis Neris, Le Nere, dal nome di uno dei poderi aziendali conosciuto per essere precedentemente condotto interamente da donne vestite, come consuetudine atavica, con abiti da lavoro neri. L'excursus inizia con un richiamo di enografia. Il Friuli è una regione che ha un'estensione piuttosto limitata se consideriamo la media delle regioni in Italia con 28.000 ha, ben poca cosa rispetto ad esempio alla produzione del Veneto che è molto più importante. L'estensione è distribuita in diverse denominazioni. Le più storiche e importanti si trovano nella fascia orientale. Per esempio nella zona che va da Gorizia a Cividale del Friuli, una distanza di circa 30 km dove si sviluppa una viticoltura di alto livello. Il resto della produzione è concentrata soprattutto nella grande zona delle Grave che si trova nel cuore del Friuli tra Udine e Pordenone. Sono circondari che negli ultimi anni si sono sviluppati tantissimo sotto l'aspetto della produzione di Prosecco e Pinot Grigio delle Venezie. L'argomento di stasera invece è limitato all'area aziendale nella provincia di Gorizia dove per natura e per cultura da tanti anni si producono grandi vini bianchi. Quali ne sono le condizioni? Qui rientra il concetto di terroir.

L'ambiente climatico: la regione è bagnata dal mare e contemporaneamente ha un arco Alpino che è molto vicino all'area marina. Gorizia è una città che possiamo chiamare baricentrica perché si trova a 20 minuti dalla prima stazione sciistica slovena sulle Alpi Giulie e a 20 minuti dalla città di Monfalcone, quindi la vicinanza delle montagne al mare fa capire lo scontro climatico, un grande beneficio perché mantiene l'ambiente sano, areato, con poche nebbie e quindi con condizioni ideali per favorire il frutto. Friuli, “Un paese di temporali e di primule”, questo è il suggestivo titolo del libro-antologia di Pierpaolo Pasolini. La spiegazione è intensa: le primule, fiori che sbocciano presto in primavera in quanto precoci in una regione con un clima temperato - mite dove i temporali sono conseguenza di questa condizione atmosferica unica nel circondario alpi - mare

L'altro aspetto importante è la struttura geologica di questi territori, con un'età di circa 45 milioni di anni fa, quando il mare che arrivava fino alle montagne, si ritrae verso sud ed emergono nell'area i fondali marini, fondali marini sabbiosi che sono le colline che troviamo oggi. Poco più a sud i vari alvei del fiume Isonzo che si sono succeduti hanno portato terreni ricchi di ciottoli i “Claps”, riconducibili all' ultima glaciazione. Questi sono terreni più alti rispetto alla pianura friulana e molto drenanti per cui l'acqua quando piove va in profondità molto rapidamente, e con sé porta l’ossigeno.

In estrema sintesi la triade dell'ambiente pedoclimatico è sole – ossigeno – acqua.

I vitigni a bacca bianca, da cui vini monovarietali presentati, sono il Pinot Grigio, qui vinificato in bianco, con attenzione alle macerazioni, lo Chardonnay, duttile ma sempre ricco di nuovi stimoli, il Sauvignon Blanc, che qui ha trovato una seconda patria di elezione per terreni ricchi di silicio e calcare, che contribuiscono a regalare grande ed elegante profondità aromatica, a questi si aggiungono negli assemblaggi, il Friulano, uva emblema della Regione, che rappresenta sempre il legante e la struttura in un assemblaggio, il Gewurztraminer, il Riesling.

 

 

Il giudizio finale condiviso della serata: grande eleganza e precisione nei varietali, mentre nei blend straordinaria capacità di presentare equilibri espressivi dove i singoli vitigni riescono ad esprimersi in stratificazioni organolettiche molto complesse. 

Complimenti 

Foto di Massimo Soccol e sito Ais Veneto

 

In degustazione

articoli correlati
Le vie della vernaccia
domenica 8 dicembre
Vini che profumano di sale, sole, vento e sabbia
La grande Borgogna dei "rossi" con Armando Castagno
venerdì 6 dicembre
Acciughe del Cantabrico
mercoledì 27 novembre
Storia di un piccolo pesce azzurro
Canary Wine
giovedì 21 novembre
Un viaggio nella mineralità vulcanica dei vini delle isole Canarie