Marco Gallinaro
Quando il mare incontra il vulcano, il risultato non può che essere…esplosivo!
Si potrebbe sintetizzare così la serata che ha visto come protagonista un territorio incredibile, quello dei Campi Flegrei, ed i suoi vitigni più rappresentativi: falanghina e piedirosso.
Narratrice d’eccezione, Monica Coluccia. Sommelier, giornalista, esperta di Champagne e di Sud Italia, ma soprattutto follemente innamorata di questa zona e dei suoi vini. Grazie ad un formidabile mix di entusiasmo, passione e qualche foto a dir poco spettacolare, ha saputo letteralmente trasportarci sul golfo di Pozzuoli.
Con le sue 33 caldere di piccoli vulcani ancora attivi, i Campi Flegrei costituiscono l’areale vulcanico più esteso d’Europa. In questa zona si respira davvero odore di zolfo e il terreno, composto perlopiù di rocce eruttive, caratterizza in modo inconfondibile i vini, connotandoli di note sapide e minerali.
Il paesaggio è spettacolare e unico al mondo: da Posillipo a Capo Miseno, passando per Pozzuoli, Baia e per il bellissimo Golfo di Bacoli, le vigne dei Campi Flegrei sono un esempio di vigneto metropolitano, piccoli appezzamenti di pochi ettari strappati al mare e all’edilizia urbana spesso caotica ed asfissiante.
È in questo contesto, fatto di terrazzamenti inerbiti fronte mare, che hanno da sempre trovato casa i due vitigni protagonisti della serata, la falanghina (nel biotipo flegreo) ed il Per’e Palummo, come viene chiamato da queste parti il piedirosso per il colore rosso del raspo che ricorda appunto le zampe dei colombi.
In degustazione otto vini, quattro Falanghina e quattro Piedirosso, provenienti da altrettante aziende, ciascuna da un’area differente della Doc Campi Flegrei.
Campi Flegrei Falanghina Doc Settevulcani 2022 – Salvatore Martusciello
Da vigneto sopravvissuto alla filossera, questo campione risulta composto e pacato all’olfatto, con note vegetali di macchia mediterranea, ricordi di pompelmo e sbuffi solfurei. Il sorso fresco è dominato dalla componente salina che, sul finale, vira verso toni amaricanti riportandoci a sensazioni di nocciola.
Campi Flegrei Falanghina Doc CrunaDeLago 2021- La Sibilla
Giallo dorato al calice, presenta un corredo olfattivo ampio che spazia su note di fiori bianchi, banana e nespole, cui seguono sensazioni minerali di pietra focaia. Il sorso è acceso, vibrante e riporta quella commistione tra dolce e salato già sperimentata coi profumi.
Campi Flegrei Falanghina Doc Torrefumo 2020 – Cantine del Mare
Il colore paglierino intenso di questo vino racconta di gioventù, mentre i profumi rimandano a note di camomilla, ginestra, agrumi, con suggestioni vegetali di mirto e liquirizia nel finale. Il sorso è austero e verace, sorretto dalle inconfondibili sensazioni iodate, oltre che da ritorni fruttati.
Campi Flegrei Falanghina Doc 2019 – Contrada Salandra
Compatto nel suo vivace abito paglierino rivela un olfatto compatto, intenso, fatto di note di rosmarino e salvia, camomilla e miele oltre a sentori di pesca e melone. Il sorso rivela subito grande struttura, sorretto da tensione e continuità gustativa. La nota salina in chiusura ci riporta inequivocabilmente al territorio d’origine.
Campi Flegrei Piedirosso Doc Colle Rotondella 2022 – Cantine Astroni
Rosso rubino screziato da riflessi ancora violacei, ci accoglie con profumi di ribes, prugna ma anche ricordi di rosa e fiori di campo. Seguono note vegetali e balsamiche di incenso e mentuccia con un finale di tostature ammandorlate. L’assaggio è equilibrato e di buona persistenza.
Campi Flegrei Piedirosso Doc 2022 – Agnanum
Grande materia colorante per questo campione che stupisce per il corredo aromatico tutto giocato sulla dicotomia vegetale – floreale. Petali di rosa e fiori di salvia si intrecciano a sentori di macchia mediterranea e a note di resina. Il sorso è sorretto dalla piacevole nota alcolica e da una buona trama tannica.
Campi Flegrei Piedirosso Doc 2021 – Mario Portolano
Interpretazione stilistica più tradizionale per questo calice dal corredo olfattivo austero giocato su profili erbacei di erbe aromatiche ed eucalipto oltre a note floreali di peonia e ritorni di spezie come la curcuma e la cannella. Il sorso è pregno, tannico con un finale amaricante che ne ricorda la spiccata salinità.
Campi Flegrei Piedirosso Doc Vigna Cigliano Solfatara 2020 – Cantine Federiciane
Aglianico, Marsigliese e Piedirosso in uvaggio per questo campione che sosta alcuni mesi in botti grandi prima di arrivare in bottiglia. Frutta rossa matura, note speziate ed un finale di resina accompagnano un sorso pieno, impreziosito da un tannino levigato e sorretto dall’immancabile nota sapida del territorio flegreo.