Francesco Mancini
La serata sulla Mosella e sul suo vitigno principe, il riesling, organizzata il 7 giugno scorso al ristorante De Gusto, aveva tutte le carte in regola per essere la ciliegina sulla torta degli eventi di AIS Belluno prima della pausa estiva. E così è stato. Il sold out dopo 48 ore dalla pubblicazione ne era un chiaro segnale.
Se al timone della serata aggiungiamo anche il miglior sommelier d’Italia 2017, Roberto Anesi, voilà: le jeux son fait. Sì perché ci sono sommelier, grandi sommelier e poi ci sono i fuoriclasse. Anesi ha catalizzato l’attenzione del pubblico, dall'inizio alla fine, illustrando in dettaglio una zona importante come la Mosella, partendo dalla storia del territorio e dei motivi per cui proprio lì il reasling si esprime al massimo, passando poi a raccontare curiosi aneddoti personali dei viaggi in terra tedesca, giungendo alla chiusura del cerchio con la degustazione, naturalmente.
Con ognuno degli otto calici in degustazione, Roberto Anesi ha accompagnato i presenti nell’esperienza sensoriale, captando in ciascuno l’espressione stessa della Mosella, sottolineando l’importanza dell’omonimo fiume che scorre nella regione, della diversa esposizione delle vigne e di un terreno, l’ardesia, che rende ogni calice degustato simile per tipologia, ma allo stesso tempo ciascuno diverso dall’altro per profumi, intensità gusto-olfattivo e persistenza.
Sfumature descritte accuratamente, spiegandole e abbinandole alle diverse sottozone di produzione.
Il silenzio della sala ha accompagnato i presenti in un crescendo di sensazioni, non solo di ricordi minerali, come banalmente ci si aspetterebbe da questa tipologia di vini. Quelli proposti da Anesi sono decisi, hanno personalità, le parti dure e morbide giocano in equilibrio donando una rotondità che avvolge il palato, lasciando aromi piacevolmente persistenti in bocca.
Ma c’è spazio anche per l’abbinamento. Nel mezzo della degustazione tre crostini: con il pesce spada, il salmone ed il gorgonzola, seguiti da un risotto all’amatriciana.
Ascoltare il racconto di un territorio come la Mosella e degustare insieme i suoi vini è un’esperienza che i sommelier e gli appassionati presenti porteranno con sé. Sicuramente qualcuno di loro metterà una puntina sul planisfero per un viaggio futuro.
Anesi fa sembrare tutto facile e chiaro, un po’ come vedere Maradona palleggiare durante un riscaldamento sulle note di “Life is Life” degli Opus, con una naturalezza e tranquillità tali che, chiunque, vedendolo, penserebbe: <Che ci vuole, posso farlo anche io>. Non è così. Il racconto e la degustazione fatte sono frutto, oltre che di una predisposizione e un talento naturale, anche di "massicce" dosi di passione e applicazione sul campo, di studio e di viaggi finallizzati a conoscere a fondo un determinato territorio. L'applauso e l'ovazione finale sono stati assolutamente meritati.
A fine serata, anche se un po' in disparte, i responsabili degli eventi di Belluno Roberto Gomiero e Attilio Vorano già "trattavano" con Anesi una futura serata di approfondimento sul pinot nero. Che dire, noi siamo pronti…
In degustazione:
Dr. Loosen Bros Riesling sparkling
Markus Molitor Haus Klostenberg Riesling Mosel 2020
Joh. Jos. Prüm Bernkasteler Badstube kabinett 2021
Markus Molitor Edition
Maximin Grünhaus riesling auslese 2019
Joh. Jos. Prüm Wehlener Sonnenuhr auslese 2013
Dr. Loosen Ürziger Würzgarten riesling auslese 2014
Markus Molitor Zeltinger Himmelreich riesling kabinett 2012