Gianluca Casagrande
Venerdì 19 maggio il ristorante Nogherazza di Belluno ha ospitato l’evento, firmato AIS Belluno, di una zona che non smette mai di stupire: i Colli Orientali del Friuli.
Il relatore Matteo Bellotto, con i suoi racconti e descrizioni di un territorio così vocato a livello enologico, ha fatto "toccare con mano" ai presenti i Colli Orientali, trattando con grande competenza sia gli aspetti storici legati al territorio, sia tutto quello che ha a che fare con il vino: partendo dalla composizione dei suoli, per arrivare a definire il clima in tutte le sue sfaccettature, concludendo con un accenno alle varietà tipiche della denominazione.
È incredibile come sia riuscito a parlare per due ore di vino senza parlare di vino, ma catturando ugualmente l’attenzione della platea.
La filosofia di Matteo riguardo alla produzione è che ogni vino, al netto della tipologia di uva, è figlio del luogo dove viene prodotto. Sulla scia di questa idea è stato fatto un enorme lavoro di mappatura di tutti i vigneti della denominazione. È stata raccolta un'enorme quantità di dati sia per quanto riguarda il territorio (tipologia di terreno, esposizione, giacitura, altitudine, ecc.), sia per quanto concerne la produzione dei singoli vigneti, con analisi sulle uve di ogni particella, rilevando tutti i parametri chimici (contenuto in zuccheri, acidità e via dicendo).
Una volta acquisite tutte queste informazioni è possibile capire come potranno essere i vini prodotti in ogni singolo appezzamento.
La degustazione dei vini che Matteo ha proposto è stata un po’ diversa dagli standard AIS, ma non per questo meno interessante. Pur non seguendo gli schemi tanto cari ai sommelier, le informazioni e le curiosità sono state illuminanti per capire quanto l’ambiente conferisca la sua impronta ad un vino, esaltando o mortificando le caratteristiche tipiche di ogni vitigno, in relazione alla correttezza o meno di un impianto in un certo luogo.
Parlare dei Colli Orientali del Friuli con chi, come Matteo Bellotto, li vive tutti i giorni e li sa raccontare, ha comunicato ai presenti, oltre ad una grande quantità di informazioni che riguardano la produzione del vino in una della denominazioni più importanti del Friuli, anche un bellissimo ricordo della storia e degli avvenimenti che hanno caratterizzato questo territorio.
I vini in degustazione:
Rocca Bernarda Ribolla gialla 2021
De Claricini Friulano 2021
Specogna Identità 2020
Refosco di Faedis DiGaspero 2020
La Viarte Schioppettino di Prepotto 2013
Gori Ramandolo 2021