Matteo Bruno Guidorizzi
Non è la trilogia dei famosi film di Robert Zemeckis, ma si può pensare a questo amalgama di passato e futuro, visitando la cantina Montenigo. A cominciare dagli ulivi “matusalemme” vicino alla cantina, stroncati e risorti chissà quante volte, silenziosi spettatori di siccità, pestilenze, incendi, eppure vivi e molteplici, divenuti confraternita e comunità per continuare a vivere.
Montenigo è un’azienda familiare - Rudi e la moglie Laura, i figli Giovanni, Pietro ed Elisa - con circa 30 ha di cui dieci di vigneti di corvina, merlot e teroldego, sopra le colline di Montorio: bel panorama.
Terreni calcarei magri con molta scaglia bianca, non uniformi, certamente avari per i contadini nei secoli, ma ora interessanti per la finezza deiI vini e degli oli. Vengono coltivati infatti anche circa 200 ulivi, con una piccola produzione di oli monovarietali: la dolce Compostara, il Grignano agrumato, l’intenso Favarol, il Trep dall’elegante persistenza.
Poi ci sono i vini: c’è una certificazione biologica dal 2019, da marzo 2023 anche biodinamica. Vuol dire metodi di coltivazione naturali, presenza di prati e macchie di boscaglia per la biodiversità, arnie di api e maggiore attenzione alle piante e al loro equilibrio. Vuole anche dire che si può fare poco in cantina: forti limiti alla solforosa, fermentazione con lieviti spontanei, niente filtrazioni ma solo decantazioni. Lavorare, insomma, come si faceva in passato ma con moderni controlli tecnici sui parametri. Alzare l’asticella dei risultati, quando migliora la salute di tutto l’ambiente, vuol dire pensare anche al futuro, a chi ci sarà dopo di noi.
La famiglia di Luca e Laura è un po’ carbonara di suo: sta con VinNatur e ReValpo, si avvale anche di un enologo “stargate” da passato-futuro come Damiano Peroni.
Tra gli assaggi più interessanti un divertente metodo classico pas dosé 2018 di sola corvina, per ora con 24 mesi sui lieviti ma che uscirà anche nelle versioni con 36 e 48 mesi e il Montenigo Bianco 2020, da corvina vendemmiata più matura, con 5 mesi di maturazione in anfora e senza solfiti, di grande pulizia, balsamico e lievemente tannico.
Ma il palmares degli assaggi va all’ottimo Amarone della Valpolicella Docg 2018, un old style - ancora il vecchio che diventa nuovo - non troppo fruttato, boscoso di foglie secche, note balsamiche e leggera tostatura con ricordi di caffè e tabacco, sincero e diretto, elegante, di bella trama, caldo senza rivelarlo, appena giovane. Meraviglioso con faraona lardellata su purea di castagne.
Prezzo: 42,00 euro - 750 ml
Agricola Montenigo
Via delle Rive 3/a
37141 Montorio (VR)
Tel. 347 4804347
[email protected]
www.montenigo.it