Alessandro Capasso
Fenech è un nome altamente evocativo per chi era adolescente negli anni Settanta.
Al banchetto del Mercato dei Vini della FIVI (imperdibile manifestazione che si tiene, tra le altre, alla Fiera di Piacenza nel mese di novembre - www.fivi.it) ci si può trovare al cospetto di un omone franco e diretto come Francesco Fenech.
Artigiano del vino, produce in regime biologico, cosa di cui va molto fiero. È di 25.000 bottiglie all’anno la produzione da vigneti dell’isola di Salina, siti in un’areale tra i più vocati dell’intera denominazione Malvasia delle Lipari Doc. La denominazione che comprende l’intero territorio dell’arcipelago delle Isole Eolie, in provincia di Messina, richiede l’impiego del vitigno malvasia delle Lipari con un saldo di corinto nero dal 5% all’8%.
Il Malvasia delle Lipari passito di Francesco, prodotto con una leggera surmaturazione in pianta ed essicazione naturale al sole, come da tradizione locale, propone al naso note di albicocca, miele, erbe aromatiche e una piacevole nota iodata. Al palato gioca la partita dell’eleganza piuttosto che quella della potenza.
Da uve malvasia, produce pure un bianco secco, con il nome della figlia Maddalena, che propone al naso intense note di fiori bianchi, frutta gialla e una buona sapidità al palato.
Il Disiato, passito ottenuto da uve corinto nero affinato in barrique, si presenta articolato e complesso con note di frutti rossi, arancia, liquirizia e cioccolato. Grande vino da meditazione ad un piccolo prezzo. Francesco racconta che l’idea e le modalità di produzione del Disiato gli furono suggerite dall’enologo Tachis durante una visita alla sua cantina.
L’isola di Salina è una base ideale per una vacanza nelle Isole Eolie.
Il winelover, oltre all’azienda di Fenech (www.fenech.it), può visitare altre valide e ospitali aziende:
Virgona (www.malvasiadellelipari.it) e Caravaglio (www.caravaglio.it) entrambe collocate in contesti di notevole bellezza. Hauner (www.hauner.it) azienda storica della denominazione, in estate propone un calendario di visite della cantina con degustazione.
L’amante del cinema può, inoltre, visitare contrada Pollara, dove è stato girato il film Il Postino con Massimo Troisi.
Da Salina si raggiungono agevolmente le altre isole da visitare in base allo spirito della giornata: se mondano l’isola di Panarea, se da Robinson Crusoe Alicudi e Filicudi, se escursionistico o da aspirante geologo Vulcano e Stromboli.
Lipari, l’isola più grande e popolosa, offre belle spiagge e indimenticabili tramonti.
A Santa Maria di Salina si può cenare al “Porto Bello” e al ristorante “A Cannata”. In entrambi il “pescato del giorno” vuol dire veramente “pescato del giorno”!
Infine, per nessuna ragione si può tornare da Santa Maria di Salina senza aver assaggiato il pane cunzatu e le granite da Alfredo.