Redazione
Lo abbiamo intervistato in prossimità delle elezioni del 26/27 giugno, per fare il punto su questo particolare momento della vita associativa e in particolare sull’organo di controllo da lui presieduto, di cui molti soci spesso ignorano l’importanza. Anche per questo organo i soci saranno chiamati ad esprimere una preferenza sia a livello regionale che a livello nazionale.
Come sei finito in AIS, Renato?
Se hai passato pressoché una vita intera a fare il commercialista, e se la passione per il vino e la cultura ti attraggono irresistibilmente verso altri che, come te, hanno questa inclinazione, è naturale selezionare il meglio che il nostro panorama di interessi lo rappresenta. Va da sé, non si può che finire in AIS. Se poi la passione è così intensa può capitare che ti si chieda un coinvolgimento ulteriore.
Quasi un amore a prima vista si direbbe…
Il mondo di AIS è così ricco di ruoli e di persone preparate che il rispetto ti spinge a proporti per ciò che sai fare, ed aggrapparti alle tue competenze. È così che può capitare che tu diventi Revisore Legale di AIS Veneto. E che tu ci stia per due mandati consecutivi, ben 8 anni.
Cosa porti con te di questa esperienza come Revisore di AIS Veneto?
Il piacere di questo lavoro sta in quello che hai modo di vedere dal di dentro. Accanto a Marco Aldegheri, e alla squadra da lui messa in moto per governare la realtà veneta di AIS, mi sono chiesto se fosse tutto oro quello che luccicava, in termini di organizzazione e di esiti associativi. La costante risposta, e cioè il “si!”, mi è suonata sempre uguale in questi 8 anni, sorretta dall’entusiasmo e l’orgoglio dei risultati che, di anno in anno, hanno accompagnato il mio impegno in AIS Veneto.
Cosa invece ti ha gratificato di più?
La percezione crescente che il mio lavoro era apprezzato. Ebbene sì, apprezzato e compreso quando parlavo di conti e di bilancio. E questo ha stimolato la partecipazione al lavoro e allo sviluppo associativo offrendo quello che meglio sapevo fare. Una comunanza di interessi che grazie alla passione per il vino ha finito per rafforzare in tutti noi impegnati nell’Associazione un forte senso di appartenenza. Devo aggiungere inoltre che Marco Aldegheri ha saputo capire il mio desiderio di offrire di più, e così ha colto l’opportunità grazie alla quale ho potuto mettermi in gioco anche all’interno della Commissione Statuto AIS a livello nazionale. Il completamento di un impegno che ho vissuto con orgoglio e spirito di servizio.
Progetti per il futuro?
Le regole associative pongono un limite di due mandati, che ho accettato volentieri perché è proprio l’avvicinarsi del momento del congedo che mi ha fatto percepire il rispetto del ruolo e la fiducia delle persone con cui ho lavorato per tanti anni. In AIS Veneto il lavoro non manca e ci saranno altre possibilità per dare ancora un contributo.
Hai un consiglio per i prossimi Revisori che verranno eletti?
Ci sono cinque candidati tutti molto preparati, con un curriculum di valore. A Mauro Carazzai con cui ho lavorato fianco a fianco auguro di continuare con un secondo mandato, può dare ancora tanto. A tutti gli altri va il mio invito a vivere il momento del voto come un confronto positivo, il nuovo Direttivo li accoglierà nel migliore dei modi e avranno modo di entrare subito in sintonia. E poi un “in bocca al lupo” a Graziano Dal Lago che, come me, chiude il mandato ma si candida per il Collegio dei Revisori Legali nazionale.
Un messaggio finale per i soci di AIS Veneto.
È fondamentale votare, e con il voto elettronico non ci sono più scuse. Vediamo quindi di trovare 5 minuti per fare il nostro dovere, con l’auspicio che l’esito elettorale premi lo sforzo prodigioso messo in campo in questi anni, per un AIS Veneto che da dopodomani rafforzi ancor più i risultati positivi raggiunti.
I candidati al Collegio dei Revisori Legali AIS Veneto
I candidati al Collegio dei Revisori Legali AIS