M. Margherita Favaro'
Le sedi museali della città di Treviso saranno visitabili, nei giorni dedicati alla manifestazione Vinetia Tasting, non solo per gli eventi legati alle degustazioni e ai seminari, ma anche perché ospiteranno mostre di prestigio, come l’esposizione su Antonio Canova che, nella ricorrenza dei duecento anni dalla morte, verrà inaugurata proprio in concomitanza dell’evento organizzato da AIS Veneto.
Il museo Luigi Bailo è una delle più antiche sedi museali della città di Treviso insieme con Casa Robegan-Casa da Noal e Santa Caterina. L’abate Luigi Bailo, fondatore e primo direttore del museo al quale è dedicata la sede, riuscì a trasformare la sua passione per il collezionismo in una pregiatissima eredità da tramandare non solo ai cittadini trevigiani, ma anche a tutti gli appassionati di arte. Il Museo ospita infatti un'inestimabile Galleria del Novecento, con opere che vanno dal secondo Ottocento fino alla prima metà del secolo scorso; tra le tante da ricordare i capolavori di Arturo Martini, grande artista trevigiano.
La sede del museo Bailo è stata ristrutturata e riallestita nel corso dell’ultimo decennio e, con la riapertura nel 2015, gli spazi dell’antico convento rinascimentale sono stati ridisegnati: la facciata, l’ingresso e i chiostro sono stati oggetto di un radicale intervento architettonico, che ha messo in luce un elegante rigore visivamente ben integrato sia nello scorcio simbolico della scultura dell’Adamo ed Eva di Arturo Martini, sia nel contesto architettonico urbano.
Il museo Bailo ospiterà dal 14 maggio la grande mostra “Canova gloria trevigiana: dalla bellezza classica all’annuncio romantico”, a cura di Fabrizio Malachin, Giuseppe Pavanello e Nico Stringa.
Secondo le intenzioni dei curatori sarà possibile ammirare il tema del confronto Antico/Moderno nelle opere di Canova: l’Apollo del Belvedere e il Perseo trionfante, il Gladiatore Borghese e il Creugante. Per l’occasione le opere verranno presentate sui basamenti originali, appositamente restaurati per l’esposizione.
Non solo il tema del confronto Antico/Moderno, ma anche altri diversi contenuti dell’arte canoviana saranno in mostra: le sculture eroiche, il gesso del Cavallo,preparatorio del famoso gruppo Il Teseo in lotta con il centauro di Vienna, le Maddalene e i gruppi gentili e amorosi come Amore e Psiche. Un percorso ricco e articolato, oltre 150 opere in 11 sezioni, con i ritratti, le incisioni e le celebrazioni canoviane.
Per chi poi volesse approfondire la conoscenza del Canova, sarà sufficiente percorrere qualche chilometro in direzione di Possagno, comune dell’alta marca Trevigiana, che ha dato i natali allo scultore, massimo rappresentante del Neoclassicismo.
Nella Gypsoteca sono conservati i modelli originali in gesso delle opere di Antonio Canova, mentre nella casa natale trovano posto i dipinti, i disegni e gli abiti dell’artista. Ricordiamo che quella di Possagno è la più grande gypsoteca monografica d’Europa.
Sempre a Possagno, il Tempio canoviano, ovvero la chiesa arcipretale della Santissima Trinità, realizzata su progetto del Canova, ospita al suo interno non solo altre opere dell’artista, ma anche la tomba dove riposa lo scultore.