Andrea Lamponi
Accade raramente di essere tra i fortunati partecipanti a una serata che diventa qualcosa di più di una semplice degustazione.
Mercoledì 18 marzo i protagonisti di una singolare doppia verticale presso l'Azienda Astoria sono stati i vini Colli di Conegliano DOCG.
Loretta Da Re ha suggerito nuovi spunti nei confronti per portare lo sguardo delle emozioni oltre il calice, verso il nostro personale terroir di esperienze. La tecnica, il contesto e la poetica di un quadro – dice la Da Re – sono efficaci anche rapportate ad un vino. Da qui si aprono numerosi sentieri che è piacevole percorrere e approfondire sia soli che in fidata compagnia e che ci portano a contatto con “La Bellezza”. Vini sorprendenti per l’attitudine evolutiva negli anni e la longevità. Colli di Conegliano Bianco DOCG annate 2010, 2008, 2006, 2005, 2004, 2001, il Crevada a cui il tempo ha regalato cose straordinarie grazie all’opera dell’uomo, generosa ed attenta. Il colore è perfetto, la freschezza è tutta conservata e regala piacevolezza, l’uso della barrique è magistrale. Sopra a tutto la mineralità, senza opulenza. Il 2006 ha accontentato i palati più esigenti. Una sorpresa il 2001, 14 anni portati con giovinezza. Colli di Conegliano Rosso DOCG 2008, 2007, 2006, 2005, 2004,1997, il Croder ci regala un colore leggermente diafano ma ancora vivace. Bella sorpresa olfattiva in questo giorno di primavera con una sbocciatura di frutta rossa molto matura con infiniti sentori di affinamento. I tannini tutti ben bilanciati. Il 2004 è la sintesi dell’eleganza. La sorpresa il 1997 con foglie di kiwi, cacao, caffè e cioccolato; 18 anni ben portati.
Il ricavato della serata per gentile desiderio della famiglia Polegato sarà devoluto alla Fondazione Francesca Rava.
(articolo realizzato in collaborazione con Flavio Buratto)